
La premiazione del trofeo: da sinistra Ancilotti, Torrini, Curadi, familiari di Vacondio, De Vivo, Stefanelli
Riccardo Torrini ed Enzo De Vivo vincono...in casa propria conquistano il trofeo Vacondio-Bernardino, gara di biliardo sportivo a coppie (con fase finale all’Arci La Pianta) valevole per la qualificazione al campionato provinciale. "Questa gara, ultima di questa stagione sportiva – spiega il presidente della Lega biliardo Uisp provinciale, Franco Stuttgard – ha messo alla luce tre cose fondamentali. Intanto, che la solidarietà, il sostegno e l’aiuto reciproco possono aiutare a superare certe difficoltà. Poi il concetto di comunità e infine la speranza, la fiducia in un futuro migliore. Tre aggettivi che calzano a pennello sulle persone, componenti il nuovo consiglio del circolo ospitante, dove spicca la figura del presidente Federico Ancilotti, a cui noi tutti del biliardo sportivo auguriamo una certa e migliore continuità". A partecipare inizialmente ben 64 coppie che, dopo le fasi delle qualificazioni, ha portato otto coppie alle finali che si sono svolte sulle pedane dove si sono spesso dati appuntamento i nomi più prestigiosi della boccettistica italiana e spezzina.
Ai nastri di partenza si sono presentate le coppie: dell’Arci Termo, Alessio Binot-Samuel Minardi, Federico Frattoni-Gian Luca Mazzi, Franco Del Corso-Marco Dini; dell’Abs Sarzana, Alessio Acerbi-Giacompo Ternelli, Gabrielle Chionchero-Giorgio Gianazzi; dell’Arci La Lizza, Marco Baudone-Graziano Mauriello; del Bar Maxim, Loris Bigi-Lorenzo Diamanti; dell’Arci La Pianta, Riccardo Torrini-Enzo De Vivo. Sotto la direzione di gara dell’arbitro Carmelo Bellante è iniziata una finale, incerta fino alla conclusione, con la conquista dell’alloro, a pieno merito, della coppia De Vivo-Torrini, che ha avuto la meglio su Gianazzi e Chinchero. Il presidente del circolo Federico Ancilotti insieme al viceresponsabile della Lega biliardo spezzina Antonio Curadi, e al consigliere Cristiano Stefanelli hanno officiato la premiazione, con terzi a pari merito Acerbi e Ternelli, e Del Corso e Dini.
Marco Magi
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