"Voleva bruciare l’auto della ex"

Lei lo aveva lasciato dopo una lunga relazione, 52enne di Rebocco condannato a due anni e quattro mesi

Due anni e quattro mesi di condanna per un uomo di 52 anni che aveva preso a schiaffi la sua ex compagna e poi le aveva danneggiato l’auto, cospargendola di benzina. E’ la sentenza emessa ieri mattina dal giudice Marinella Acerbi, con il rito abbreviato, nei confronti di Mohamed Sai, un algerino ormai trasferitosi da trent’anni in Italia e in particolare nel quartiere di Rebocco dove in tanti lo conoscono.

I fatti risalgono a una decina di mesi fa, quando la relazione del cinquantenne con una donna spezzina quasi coetantea, si era interrotta dopo dodici anni. L’uomo non l’aveva presa bene e aveva iniziato a cercarla ripetutamente. Quando lei gli aveva telefonto invitandolo ad un incontro sul lungomare, lui pensava fosse per riappacificarsi ed invece lei si era presentata con un altro uomo. La reazione di Sai era stata rabbiosa: aveva preso a schiaffi l’ex compagna, causandole ferite guaribili in cinque giorni.

Ma l’atto più grave lo ha compiuto nei giorni successivi quando ha preso di mira l’auto della donna, rompendo il vetro e versando all’interno un tanica con cinque litri di benzina. Però non ha dato fuoco alla vettura, perché sapeva che avrebbe provocato danni anche alle altre auto parcheggiate nelle vicinanze. Questa è stata la sua versione, sostenuta dall’avvocato difensore di fiducia Paolo Tarchi. Secondo l’accusa, invece, non avrebbe fatto in tempo ad appiccare l’incendio perché è stato fermato prima. Il pubblico ministero Monica Burani, che aveva chiesto il giudizio immediato, ha ottenuto la condanna a due anni e quattro mesi, con lo sconto di un terzo della pena per la scelta del rito abbreviato. Sentenza emessa dal giudice Marinella Acerbi.

Mohamed Sani è un uomo che a Rebocco ha saputo farsi apprezzare per la sua disponibilità nello svolgere i lavori più umili.

Tra l’altro, si trova già in carcere da dieci mesi proprio in seguito all’arresto con l’accusa di lesioni e stalking nei confronti della ex compagna e per il danneggiamento dell’auto. Non solo, gli è stata anche inflitta la pena accessoria di un anno di libertà vigilata quando uscirà dal carcere dopo aver scontato i due anni e quattro mesi.

Massimo Benedetti