REDAZIONE LA SPEZIA

Vivaio dei mitili tagliato, diportisti nel mirino

E’ accaduto domenica, la Capitaneria di porto ha avviato le indagini ed elevato diverse multe a chi si ormeggia alle boe dell’area

Federico Pinza, amministratore della Cooperativa Mitilicoltori della Spezia

La Spezia, 23 luglio 2020 - Per i diportisti spezzini, è una consuetudine radicata negli anni omaggiarsi d’estate con la barca in prossimità dei vivai delle coltivazioni dei mitili. Sia in diga che fuori, tra la Palmaria e Porto Venere. Un comportamento che il codice della navigazione non consentirebbe, dovendo le imbarcazioni mantenersi a distanza dai vivai, ma che è stato tollerato quando i diportisti si limitano ad ormeggiarsi con la cima alle boe o ai pali, rimanendo al di fuori delle coltivazioni. La stessa cooperativa dei mitilicoltori non ha mai chiesto alla capitaneria di porto di usare la mano pesante nei confronti dei diportisti. E finora in questa stagione di...distanziamento anche in mare, non si erano mai registrati episodi di danneggiamenti. Fino a domenica scorsa, quando nei vivai nei pressi di Torre Scola, un’imbarcazione piuttosto grossa è entrata all’interno, evidentemente è rimasta impigliata e il diportista non ha trovato di meglio da fare che tagliare i filari per disincagliarsi. Nello specifico, ha reciso i tiranti e quando lunedì mattina si è recato sul posto il titolare del vivaio, lo ha trovato spostato. Ed ha impiagato cinque ore per risistemare tutto. Un danno non di poco conto, che con un po’ più di attenzione da parte del proprietario dell’imbarcazione poteva essere evitato. Per questo , la stessa mattina Federico Pinza, amministratore della Cooperativa Mitilicoltori della Spezia, si è recato in capitaneria di porto per segnalare l’accaduto. E la guardia costiera ha iniziato a dare la caccia al diportista che ha tagliato i tiranti del vivaio, elevando contravvenzioni in questi giorni a chi si ormeggia alle boe anche solo per fermarsi a prendere il sole. Ne hanno fatto le spese diversi proprietari di barche. E’ il caso di un architetto sessantenne spezzino che l’altro pomeriggio è stato sanzionato da una motovedetta della capitaneria, perché si era legato ad un vivaio alla Palmaria nei pressi delle ’casette’, pur rimanendo all’esterno. Gli è stata elevata una multa di 224 euro, che può essere ridotta a 160 se pagata entro cinque giorni. E mentre lui veniva multato, c’è stato un fuggi fuggi generale. Ma anche altri diportisti sono stati fermati e sanzionati. "Era quasi una consuetudine che la capitaneria azionasse la sirena per avvisare e far andare via – ha commentato l’architetto multato – non capisco perché ora questo accanimento. Cosa è cambiato?". Purtroppo l’azione del diportista che ha tagliato i tiranti e spostato il viviaio non è un gesto da poco e ci ha rimesso chi non ha colpe, anche se la legge parla chiaro. "Dobbiamo difendere la nostra categoria – ha detto Federico Pinza – non abbiamo nulla contro i diportisti, anzi, abbiamo sempre tollerato i loro avvicinamenti ai vivai, quando non fanno nulla di male. Però non devono rubare le reste dei muscoli e neppure tagliare i filari se rimangono incastrati nei vivai, dove peraltro non dovrebbero neppure entrare". Massimo Benedetti © RIPRODUZIONE RISERVATA