MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

Abusi sessuali in spiaggia, maxi condanna per un turista

Cinque anni e mezzo di carcere per un 28enne della provincia di Varese. I fatti erano avvenuti la scorsa estate a Monterosso con vittima una 16enne

Tribunale (foto d'archivio)

La Spezia, 19 aprile 2022 - Cinque anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale ai danni di una ragazza non ancora diciassettenne, commessa l’estate scorsa su una spiaggia di Monterosso. E’ la pesante condanna inflitta nei giorni scorsi dal giudice dell’udienza preliminare Fabrizio Garofalo, a un turista di 28 anni che era in vacanza nelle Cinque Terre. S.K., di origini marocchine ma residente in provincia di Varese, aveva scelto di essere giudicato col rito abbreviato per usufruire dello sconto di un terzo della pena. Il pubblico ministero Monica Burani aveva chiesto cinque anni e quattro mesi, ma il giudice è stato ancora più severo. E nei confronti del 28enne ha deciso anche le sanzioni accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonché la sospensione dell’esercizio di una professione o di un’arte per la durata di tre mesi. Inoltre l’interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole e l’applicazione, a pena eseguita, per la durata di un anno del divieto di avvicinamento a luoghi abitualmente frequentati da minori, del divieto di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minori, con l’obbligo di tenere informati gli organi di polizia sulla propria residenza e spostamenti. Ha condannato l’imputato anche al risarcimento danni nei confronti della parte civile, da liquidare in separato giudizio, e al pagamento di una provvisionale di 20mila euro.

I fatti erano accaduti la sera del 31 luglio 2021 a Monterosso, dove la sedicenne è solita trascorrere il periodo estivo dai parenti. Il 28enne era riuscito a carpire la buona fede della ragazza, chiedendole se lo accompagnava sulla spiaggia. Si sono diretti, chiacchierando, nelle vicinanze di una spiaggia situata all’inizio del sentiero che porta a Vernazza. Le ha chiesto se voleva sedersi assieme a lui e dopo un po’ le ha chiesto se voleva scendere in spiaggia. Al rifiuto della ragazza l’avrebbe portata giù tenendola e bloccandola per la vita, approfittando del fatto che in quel momento non c’era nessuno. Quindi avrebbe iniziato a toccarla nelle parti intime, immobilizzandola ed obbligandola a sua volta a toccarlo. La sequenza è descritta in modo dettagliato nella denunciata presentata ai carabinieri di Monterosso il giorno successivo. Un autentico choc per la sedicenne, che aveva raccontato tutto ai genitori i quali si sono rivolti al legale di fiducia Gabierle Dallara. Il 22 dicembre scorso, alla presenza dall’avvocato Dallara che ha assistito la ragazza anche sul piano umano in questa delicatissima vicenda, la minore era stata ascoltata dal giudice delle indagini preliminari Mario De Bellis, nell’ambito dell’incidente probatorio.

E il suo racconto, molto dettagliato, aveva indotto la procura a chiedere al gip un’ordinanza di custodia cautela in carcere. I carabinieri di Monterosso si erano recati in Lombardia e condotto S. K. nella casa circondariale spezzina di Villa Andreino. Il 28enne si era difeso dicendo che non avrebbe forzato la ragazzina a seguirlo fino alla spiaggia e che i ’toccamenti’ sarebbero stati reciproci.