CORRADO RICCI
Cronaca

A giudizio per violenza sessuale. Ma il marinaio egiziano è scappato

Mabrok Mahmoud, 21 anni, militare della Marina, a marzo aveva aggredito una ragazza alla Spezia

Il porto di La Spezia

Il porto di La Spezia

La Spezia, 7 ottobre 2021 - E’ stato citato per il 18 gennaio prossimo davanti al gup della Spezia per violenza sessuale ma – visto il comportamento pregresso e la pendenza del mandato di cattura internazionale – ben difficilmente si materializzerà in aula per difendersi dagli addebiti. Lui è Mabrok Mohamed Mahmoud, 21 anni, il militare della Marina egiziana che il 24 marzo scorso aveva aggredito un’operatrice di un centro estetico della Spezia e che era sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dopo la denuncia della donna: quando i carabinieri, il 29 marzo, andarono a notificare il provvedimento restrittivo nell’hotel indicato come alloggio lui era già uccel di bosco.

Era volato al Cairo con un aereo partito da Fiumicino. Una fuga-beffa, per l’Italia, alla vigilia della partenza per il porto di Alessandria della seconda fregata multiruolo che, costruita per la nostra Marina militare, era stata poi venduta da Fincantieri al governo di Al Sisi, tra non pochi mal di pancia all’interno della stessa forza armata italiana; sullo sfondo c’erano, e lì restano, il rapimento e l’omicidio, con tortura, di Giulio Regeni, consumati nella capitale del paese arabo fra il gennaio e il febbraio del 2016, e la detenzione nelle carceri egiziane di Patrick Zaki, lo studente universitario che frequentava l’università di Bologna, dissidente del regime. Ora la tappa-chiave del percorso della giustizia italiana per portare a processo Mabrok Mohamed Mahmoud e l’attesa delle risposte del Governo alle interpellanze presentate dagli onorevoli Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) e Manuela Gagliardi (Coraggio Italia).