REDAZIONE LA SPEZIA

Villa Romana dai mille volti. Un viaggio alla scoperta della produzione dell’olio

L’argomento trattato nel convegno organizzato da Accademia della cucina e Fai. Evento inserito nelle celebrazioni del 70° anniversario di fondazione dell’Aic.

Villa Romana dai mille volti. Un viaggio alla scoperta della produzione dell’olio

Una sontuosa villa patrizia, con le terme e un ampio giardino, abitata fra il II secolo a.C. ed il IV secolo d.C, ma anche un importante ’polo agricolo’ dove affluivano le olive coltivate sulle colline per essere trasformate in olio, che poi prendeva la via del mare. Non a caso l’antica villa romana del Varignano (dove presto inizieranno nuovi scavi e saranno sostituite alcune strutture obsolete, come le tettoie che oggi proteggono i molti elementi architettonici già venuti alla luce) è stata scelta per ospitare il convegno voluto da Accademia italiana della cucina e Fai, il Fondo per l’ambiente, dedicato all’olio, con la collaborazione della direzione del sito archeologico. Il tema, ’La villa romana del Varignano, un percorso tra passato e presente nella cultura olearia’ ha offerto l’opportunità di un affascinante viaggio dall’antichità ai giorni nostri anche per fare il punto sull’attuale stato della produzione olearia, partendo da molto lontano, e cioè dalle abitudini alimentari dei Romani. A portare il loro contributo, dopo l’introduzione della Delegata Aic della Spezia Marinella Curre Caporuscio, accademici, cattedratici ed esperti della materia: Giovanni Ballarini, presidente onorario Aic, professore emerito Università di Parma ("Quattro inviti a cena a Roma"), Ruggero Larco, Accademico e scrittore ("L’olio nella storia"), Francesco Cipriani, medico, epidemiologo, nutrizionista e accademico dei Georgofili ("Olio e Salute"); Marco Lucchi, agronomo e produttore oleario ("L’olivicoltura ligure tra passato e futuro"). Storia del cibo, ma anche aneddoti, curiosità e approfondimenti scientifici che hanno trasformato gli spazi della Villa in un qualificatissimo auditorium.

Un evento voluto dall’Accademia nel quadro delle celebrazioni del settantesimo anniversario di fondazione, cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni civili e militari (a portare il saluto del Comune di Porto Venere la sindaca Francesca Sturlese) conclusosi con un incontro conviviale al ristorante dell’Hotel della Baia, alle Grazie. Qui, dopo l’intervento della Delegata che ha illustrato programmi ed iniziative dell’Aic, è stato festeggiato anche l’ingresso di una nuova accademica, l’insegnante sarzanese Rosalia Alfano Masciadri, che ha ricevuto distintivo e diploma dell’Accademia. Un ringraziamento particolare la delegata Curre ha rivolto alla direttrice del sito archeologico delle Grazie Marcella Mancusi, che ha collaborato fattivamente all’evento, mettendo a disposizione gli spazi della Villa Romana, un autentico "gioiello" destinato, con i prossimi interventi, a consolidare il suo ruolo di importante sito archeologico, non solo di valenza provinciale.

Franco Antola