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Viaggio nell’Odissea con ironia. La mitologia vista fra fato e strazio

L'insegnante di matematica Elisabetta Amoroso presenta il suo nuovo libro "Tutta colpa del fato - Odissea nello Strazio", ispirato alla mitologia e all'epica, con un tocco di ironia. Il libro, illustrato da Vittorio Lippi, offre una rilettura moderna delle storie immortali, mantenendo intatte le passioni e le pulsioni umane. L'autrice sottolinea che il suo libro è un omaggio e non vuole sminuire i miti.

Viaggio nell’Odissea con ironia. La mitologia vista fra fato e strazio

L’Olimpo, Apollo, Zeus, Era, Achille, Paride, Ulisse e tanti altri. Passano i millenni, ma la mitologia e l’epica continuano a restare un punto di riferimento anche nel 2024, capaci di scatenare passioni e omaggi e catturare l’attenzione. Non fa eccezione quella di Elisabetta Amoroso, insegnante di matematica prestata alla letteratura, che si è ispirata a questo patrimonio universale per dare vita alla sua ultima pubblicazione "Tutta colpa del fato – Odissea nello Strazio" (Gd Edizioni), che presenterà sabato alle 17 nella sede dell’associazione culturale Anuket di via della Ghiara 147, nel quartiere della Chiappa, con il reading degli attori di Nadar. Un vero compendio di vicende immortali, condensate in 80 pagine con il condimento dell’ironia che contraddistingue la sua penna e le illustrazioni di Vittorio Lippi, con cui aveva già formato un tandem letterario-illustrativo con il libro del 2022 "Casi Miei". "Tutta colpa del fato" è dedicato al padre. "Quando ero piccola – esordisce la Amoroso – mi raccontava le avventure di Ulisse, invece che la favola di Cenerentola, anche se mi ha fatto credere, come accaduto per la novella di Chichibio e la gru di Boccaccio, che fosse farina del suo sacco. Per poi scoprire che non le aveva inventate lui". Ma ormai, il colpo di fulmine era scoccato. "L’equivoco è stato chiarito a scuola – racconta - , anche se questo ha cambiato poco: sono storie che mi piacciono e ho riletto volentieri, anche per evitare errori e approcciarmi a tutto questo con il giusto rispetto. Ci tengo a dire che il mio libro è un omaggio e, anche se si ride, non è scritto per sminuire. Certo, è stato difficile scegliere, di fronte a una vastità di questo genere".

Tutto è riletto in chiave moderna, riproponendo passioni e pulsioni perfettamente in linea con quelle dell’umanità odierna. "Niente di nuovo sotto il sole, insomma, sono rimasti tali e mi piace rivedere come i miti interpretano l’animo umano di qualsiasi tempo; quello che ho fatto è aggiungere particolari o sottolineare quanto già esistente. Devo dire che la mitologia si presta perfettamente ad un’interpretazione umoristica: ad esempio, il fatto che Zeus per sedurre si trasformi sempre in uccello o Achille venga vestito da donna dalla madre". Parlando di creatività, il confronto con qualcosa di già esistente non è stato un ostacolo. "In precedenza avevo fatto una rilettura soltanto con la parodia delle fiabe, ma alla fine, anche quando invento, mi capita di ispirarmi a storie e personaggi già esistenti, quindi posso considerare tutto questo tesoro comune un vero aiuto".

Chiara Tenca