GIANLUCA TINFENA
Cronaca

"Vi racconto mio fratello, il capitano Giulio Le nostre sfide da bambini e il sogno azzurro"

Giacomo è il... Maggiore del centrocampista aquilotto. "A 8 anni mi dava già del filo da torcere. E che emozione il suo primo gol in serie A"

di Gianluca Tinfena

Vi racconto mio fratello Giulio... Questa settimana abbiamo voluto cogliere l’attimo, quel momento che ha fatto sognare una città intera, quel gol che ha fatto vivere alla Spezia una settimana di protagonismo assoluto travalicando le colonne d’Ercole del calcio italiano. La vittoria con il Milan è il momento più alto della storia ultracentenaria del club ed è stata sigillata da due spezzini: Simone Bastoni e Giulio Maggiore. Questo venerdì abbiamo invitato a colazione Giacomo Maggiore, ingegnere e per passione bomber di razza nel calcio dilettantistico con le maglie di Sarzanese, Fezzanese e Canaletto, ma soprattutto fratello del capitano dello Spezia.

Cosa gli hai scritto per messaggio dopo il suo primo gol in serie A nella magica notte del Picco contro il Milan?

"Gli ho mandato un gigantesco cuore con scritto: ‘Sei stato fantastico. Che emozione!’ Mi sono emozionato anche per lui. Il nostro è davvero un rapporto speciale. Abbiamo condiviso la passione per il calcio in ogni momento della nostra infanzia insieme".

Puoi raccontarci qualche aneddoto?

‘A casa avevamo un grande terrazzo. Io ho 7 anni più di lui e da quando lui ne aveva 4 abbiamo iniziato a giocare quasi tutti i pomeriggi affrontandoci nell’uno contro uno. Fino a quando lui aveva 6 anni vincevo facile, quando Giulio ne aveva 8 e io 15 dovevo impegnarmi al massimo e spesso vinceva lui. Mi ricordo quando gli ho insegnato a palleggiare, ma soprattutto delle nostre vacanze in montagna con i nostri genitori. Il primo giorno andavamo alla ricerca di un prato dove c’erano due porte, trascorrevano 10 ore al giorno a giocare a pallone".

Passione per il calcio che va a sommarsi alla passione per lo Spezia. Qual è stata la partita più bella che avete visto insieme?

"Andavamo allo stadio insieme a nostro papà, nostro nonno e nostro zio. La gara più bella fu senza dubbio quello Spezia-Genoa 2-0 con doppietta di Guidetti. Fu una delle prime in assoluto di Giulio in Curva Ferrovia al Picco".

Qual era l’idolo calcistico spezzino da adolescente di Giulio Maggiore?

"Era appassionato e tifosissimo di Paolo Ponzo, ma anche del capitano Vito Grieco. Se penso che ora mio fratello è capitano dello Spezia mi emoziono. Oltre allo Spezia, Giulio da bambino è sempre stato tifoso dell’Inter".

Ma è vera quella storia dell’accappatoio dell’Inter ai tempi del ritiro con le giovanili del Milan?

"Si, tutto vero. Ma non lo fece apposta. Nostra mamma gli fece la borsa prima di partire a 14 anni per il ritiro di Pinzolo con il Giovanissimi del Milan. Se lo ritrovò inaspettatamente nel borsone e pensò che non ci sarebbe stato nulla di male. Glielo fecero notare i dirigenti rossoneri".

Hai mai affrontato tuo fratello con una squadra diversa dalla sua?

"Una volta ci sono andato vicino. Giocavo in Eccellenza con il Val di Vara e lui era alla Primavera dello Spezia. Avevano organizzato una gara amichevole tra le due squadre. Purtroppo ero infortunato, altrimenti gli avrei fatto un tunnel alla prima occasione utile".

A proposito di gol, qual è il più bello che ha segnato Giulio in questi anni?

"Io insieme a mio papà l’ho sempre seguito in ogni partita fin da bambino e mi ricordo benissimo un gol in rovesciata con i Giovanissimi Nazionali dello Spezia a Bogliasco contro la Samp. Poi come non ricordarsi di quel gol di tacco nella semifinale del Torneo di Viareggio al Picco contro la Juventus con lo stadio pieno. Ora che ha segnato al Milan gli dico scherzosamente che deve farlo con la Juventus dei big".

Qual è il più grande pregio e il difetto da migliorare di Giulio Maggiore calciatore?

"Il pregio è l’intelligenza tattica e la duttilità, il suo difetto da migliorare per diventare ancora più decisivo è il tiro in porta".

E da fratello?

"È un ragazzo maturo nonostante l’età ed è sempre stato sincero. Come difetto direi la timidezza fin da quando era bimbo".

Dopo la serie A con lo Spezia, il gol da capitano nella vittoria sul Milan, c’è ancora un sogno che Giulio vuole realizzare?

"Il suo sogno è quello di esordire un giorno con la Nazionale maggiore. È un obiettivo che può raggiungere con la costanza e la tenacia che ha sempre avuto. Da fratello maggiore sarebbe un sogno anche per me vederlo in maglia azzurra".