MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Landini chiama il ’Sì’. Il segretario della Cgil visita i presidi del lavoro

Un tour tra Fincantieri, Leonardo e gli operatori della piazza del mercato "Chiediamo un voto per difendere i diritti non a favore di un partito politico".

Un tour tra Fincantieri, Leonardo e gli operatori della piazza del mercato "Chiediamo un voto per difendere i diritti non a favore di un partito politico".

Un tour tra Fincantieri, Leonardo e gli operatori della piazza del mercato "Chiediamo un voto per difendere i diritti non a favore di un partito politico".

Ha scelto il cuore pulsante del lavoro cittadino per la visita spezzina per promuovere i referendum dei prossimi 8 e 9 giugno. Maurizio Landini segretario generale nazionale della Cgil si è presentato di buon mattino ai cancelli di Fincantieri Muggiano per dare inizio insieme a tanti volontari al volantinaggio. Distribuendo i depliant sui cinque quesiti referendari relativi ai licenziamenti illegittimi, tutela dei lavoratori delle piccole imprese, riduzione del lavoro precario, sicurezza nell’ambiente di lavoro e riduzione degli anni di residenza per ottenere la cittadinanza italiana. Il segretario ha poi partecipato all’assemblea dei dipendenti di Leonardo nella quale si è parlato del rinnovo contratto metalmeccanici oltre che del prossimo referendum. Infine si è presentato in Piazza del Mercato stringendo mani e scambiando impressioni con gli operatori e i cittadini impegnati negli acquisti quotidiani di frutta, verdura e pesce.

Perchè votare “Si“?

"Per migliorare i diritti – ha spiegato Maurizio Landini – e non essere precario e per non morire sul posto di lavoro. E’ un voto di dignità e per garantire un futuro alle nuove generazioni e non per un favore a un partito".

C’è ancora bisogno di un referendum per rimarcare i diritti dei lavoratori?

"E’ più che mai necessario rimettere al centro il lavoro come diritto e uguaglianza".

Un concetto strettamente collegato alla visita al cantiere di Muggiano.

"Tra i tanti lavoratori ci sono i dipendenti di Fincantieri e tantissimi altri di ditte in appalto e subappalto che subiscono le disuguaglianze. Qui come in altre aziende private e purtroppo anche nel pubblico. Per questo motivo il voto è importante, non si deve più giocare sullo sfruttamento".

Dall’incontro con Leonardo che impressione ha avuto?

"Ho visto un’assemblea attenta e partecipata al tema del rinnovo del contratto e anche sul referendum. Ai lavoratori ho voluto ribadire il concetto chiave della nostra azione. Questo voto non è contro qualcuno ma a favore dei diritti".

Qualcuno ha lamentato la mancanza di informazione sull’appuntamento dei prossimi 8 e 9 giugno. Perchè?

"Il tour di propaganda è proprio legato a questo motivo. Siamo di fronte al fatto che ci sono persone di Governo che hanno invitato a non andare a votare e anche certi canali di comunicazione non forniscono adeguate informazioni. Per fortuna è arrivato il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha chiesto di battersi per sconfiggere l’astensionismo".

Quali argomenti usa per convincere gli scettici?

"Spiegando che questo referendum mette in mano ai cittadini lo strumento della decisione. Non si vota per la Cgil o per un partito ma si vota per il proprio bene e dei propri figli".

Massimo Merluzzi