REDAZIONE LA SPEZIA

Vespucci, arrivederci tra 20 mesi Il veliero parte per il giro del mondo

Ieri il ’congedo’ dalla base navale spezzina dopo le manutenzioni certosine svolte all’interno dell’Arsenale

Vespucci, arrivederci tra 20 mesi Il veliero parte per il giro del mondo

Il saluto ufficiale in vista del giro del mondo avverrà a Genova, il primo luglio, con un rituale solenne. Ma per la gente del golfo della Spezia l’arrivederci all’Amerigo Vespucci è già avvenuto ieri: nessun cerimoniale ma un rincorrersi di pensieri e ammirazione alla vista della nave scuola che lasciava l’ormeggio nella base navale, transitava al traverso di Cadimare, Fezzano, Le Grazie per poi uscire dal varco di ponente della diga Foranea ed diventare soggetto ambito degli obiettivi delle macchine fotografiche dei turisti a Porto Venere e Lerici. Il Vespucci tornerà qui fra 20 mesi, dopo aver compiuto il periplo del globo: il secondo giro del mondo, dopo quello compiuto tra il 2002 e il 2003, nella sua lunga carriera di palestra formativa, ambasciatore navigante dell’Italia. Previste in totale 31 soste presso 28 diversi Paesi in 5 continenti, di cui 13 con a bordo gli allievi ufficiali dell’Accademia Navale di Livorno impegnati nelle tradizionali campagne di istruzione estive. Tra oggi e domani, nella città toscana, il loro imbarco per poi raggiungere Genova (la partenza è prevista il 28 sera). In loro assenza, trattenuti in Italia dagli obblighi dell’anno accademico che riprenderà ad ottobre, il veliero navigherà con l’equipaggio fisso di bordo tarato su 260 unità.

L’attuale comandante dell’Amerigo Vespucci è il 47enne Capitano di Vascello Luigi Romagnoli, genovese, col brevetto di incursore, forgiato nella base del Varignano. Forse non è un caso che, una volta giunto il traverso del Torrione, dal Vespucci siano partiti tre fischi di sirena. Così il saluto, l’arrivederci al Golfo. Il Vespucci affronta l’impresa alla bella età di 92 anni. Può permetterselo grazie alle cure che l’hanno accompagnato da momento del varo a Castellammare di Stabia nel 1931 ai giorni nostri e al ruolo chiave giocato dall’Arsenale della Spezia nell’ambito delle manutenzioni ordinarie e straordinarie: un tempo gestite direttamente dalle maestranze, gradualmente poi appaltate col ricorso all’industria e a ditte esterne, che entreranno in gioco anche nell’ambito del giro del mondo. Dopo la traversata atlantica e la discesa lungo le coste del Brasile e dell’Uruguay, il Vespucci effettuerà infatti una sosta tecnica per lavori a Buenos Aires della durata di circa 5 mesi. A sovrintendere ai lavori, su mandato della Marina Militare, sarà Fincantieri: un’altra prova del consolidarsi del rapporto proiettato alla valorizzazione dell’Arsenale. Per i check all’alberata entrerà in pista la ditta Moroni di Santo Stefano Magra. La messa a punto sarà rigorosa come sempre, anche a motivo della rotta successiva. Per la prima volta nella sua storia, il Vespucci si avvicinerà alla punta meridionale del continente americano (attraverso lo Stretto di Magellano oppure Capo Horn) per accedere in Oceano Pacifico e proseguire la sua rotta verso Acapulco, Los Angeles, Tokyo, Manila, Darwin, Singapore, Mumbai, Abu Dhabi, il Canale di Suez, Cipro (sono solo alcune delle tappe) fare ritorno alla base della Spezia nel febbraio 2025, dopo avere percorso circa 40.000 miglia di mare.

Nel corso dell’anno, come da prassi temporale, dovrebbe avvenire l’avvicendamento tra l’attuale comandante e il subentrante Certo, invece, a fine luglio, l’avvicendamento nel ruolo chiave del nostromo. Per la prima volta nella storia del Vespucci il direttore della grande orchestra della vela sarà uno spezzino: Luca Zanetti, un ’figlio’ dell’Istituto nautico Nazario Sauro. Subentrerà ad Adriano Gandino.

Corrado Ricci