
Al momento ‘solo’ il 76 per cento degli operatori socio-sanitari presenti sul territorio spezzino ha dato la propria volontaria adesione alla campagna lanciata da Asl5 per la raccolta dei dati anagrafici del personale da sottoporre a vaccinazione anti-Covid. Ma le porte sono aperte, precisano dagli uffici di via Fazio, e la speranza è quella di veder salire nelle prossime settimane il numero di coloro che chiederanno spontaneamente di essere inseriti nel programma di prevenzione elaborato da Alisa.
La campagna, aperta all’inizio della settimana e chiusa nella giornata di ieri, è stata infatti definita con l’intento di ‘fotografare’ il fabbisogno sulla base del quale tarare l’invio del materiale stoccato. Nelle prossime ore i dati saranno trasmessi a Roma. Sarà poi il ministero della Salute, centralmente, ad avviare, nel totale rispetto della privacy, le procedure per la gestione, su supporto informatico, della seconda tranche di vaccinazioni. La percentuale di adesione, dicevamo, è per il momento ferma al 76 per cento, sfiora invece il 90 per cento sulla piazza genovese. Rispetto al target individuato da Alisa – 6.158 soggetti ai quali inoculare le oltre 12mila dosi destinate alla nostra provincia (ogni vaccino richiede un richiamo a distanza di 21 giorni dalla prima somministrazione) – hanno dato il proprio consenso 4.695 persone. Nel dettaglio, hanno detto sì al vaccino anti-Covid: 1.732 operatori sanitari, 70 medici di famiglia, 780 operatori di Rsa, 835 ospiti delle case di riposo, 1.030 tra dipendenti e militi delle Pubbliche assistenze, 308 addetti vari (assistenti socio-sanitari, amministrativi, personale impiegato nel front office). "Ci auguriamo – spiega il direttore socio-sanitario Maria Alessandra Massei – che nelle prossime ore il numero di adesioni salga ulteriormente. Le porte ovviamente sono aperte". Difficile stabilire con esattezza quando saranno somministrate le prime dosi a medici e infermieri spezzini, comunque non oltre il 15 gennaio. Molto dipenderà dai tempi di consegna del vaccino. Le 12mila dosi destinate agli operatori della nostra provincia saranno comunque conservate alla giusta temperatura nei frigoriferi acquistati ad hoc: il primo, e più capiente, è già in funzione nei locali della farmacia del San Bartolomeo; il secondo, più piccolo, sarà sistemato al terzo piano del padiglione centrale del Sant’Andrea.
Poiché il vaccino, una volta scongelato, deve essere somministrato immediatamente, le iniezioni destinate al personale delle Rsa saranno fatte in sede da un team inviato dalla Spezia. Il 28 partirà il percorso di formazione per il personale individuato e selezionato per far parte della task force. La scelta è caduta su operatori della farmacia, del Gsat e del Dipartimento di cure primarie e su alcuni assistenti del Servizio igiene e salute pubblica: in tutto saranno 6 medici, 16 infermieri, 6 Oss, 6 amministrativi. Gli altri due punti di somministrazione, Rsa a parte, sono stati individuati al Sant’Andrea e al Bartolomeo in aree nelle quali era possibile garantire l’assoluta separazione tra percorsi puliti e sporchi.
Roberta Della Maggesa