CHIARA TENCA
Cronaca

Atc, le dimissioni di Copello: "Non ha risolto i problemi"

Raffaelli: come ultimo atto un provvedimento per alcune promozioni, senza alcun confronto .

Raffaelli: come ultimo atto un provvedimento per alcune promozioni, senza alcun confronto .

Raffaelli: come ultimo atto un provvedimento per alcune promozioni, senza alcun confronto .

Il consigliere Pd Marco Raffaelli interviene sulle dimissioni dell’amministratore delegato di Atc Esercizio Giovanni Copello, annunciate ieri nelle nostre colonne. "Da lui arriva il primo ed unico gesto che condividiamo perché più che corretto: le dimissioni dalla carica" esordisce. La critica all’operato dell’ormai ex ad arriva fino agli ultimi giorni del suo mandato. "In questo frangente - continua - appare tuttavia surreale il fatto che si sia speso l’ultimo minuto a propria disposizione non per concentrarsi e provare a risolvere almeno uno degli innumerevoli problemi che attanagliano da mesi l’azienda ed il trasporto pubblico locale, ma per redigere un provvedimento con la quale si promuove un ristrettissimo numero di persone in Atc, evitando il confronto con le associazioni sindacali rispetto ai reali bisogni di organizzazione interna di personale.

Una decisione che sa di atto da "fine impero". Raffaelli torna, quindi, a puntare il dito contro le criticità del servizio. "Evidentemente per lo stesso le questioni legate al miglioramento delle condizioni generali del personale viaggiante, alla necessità di interventi sull’organico, alla definizione di un piano industriale e alla progettazione di un servizio moderno, non meritavano la minima attenzione. Ecco, sarebbe stato interessante che durante gli ultimi istanti in azienda, il dimissionario si fosse confrontato con il personale al completo, ponendo la domanda: lascio ciò che ho gestito in condizioni migliori o peggiori rispetto a quando sono arrivato? Questo confronto non avverrà mai. Possiamo però immaginare la risposta, ricordando le recentissime denunce sia degli utenti, a contatto ormai quotidiano con disservizi, sia dei sindacati, rimasti inascoltati sulle proprie richieste". La critica sul mancato confronto va oltre. "Si potrebbe interpellare il Comune e la Provincia della Spezia, ossia gli enti responsabili diretti del servizio. Ma sul tema del tpl - conclude - è più facile incontrare un fantasma che avere risposte da loro".