
Partito dal Canaletto è passato alle giovanili della Fiorentina di cui ora è capitano. Il suo ex allenatore Rossi: "Sapevo che ci sarebbe arrivato: è il nostro orgoglio". .
Era il suo sogno da bambino, quando correva su è giù per il campo ’Astorre Tanca’ con addosso la maglia canarina del Canaletto. A distanza di tanti anni Luca Ranieri ha avuto la soddisfazione del debutto con la nazionale azzurra, nel match di qualificazioni ai Mondiali contro la Moldova vinto 2-0. A seguirlo in diretta tv c’erano tantissimi amici e concittadini del difensore spezzino capitano della Fiorentina. I suoi ’primi tifosi’, manco a dirlo, allenatori e dirigenti del Canaletto che lo hanno visto sbocciare e decollare verso il grande calcio. "Per me un sogno che si realizza – le parole del calciatore spezzino – da bambino potevo solo sognarlo, non immaginavo certo di arrivare fino alla nazionale". E invece c’è riuscito muovendo i primi passi nel Canaletto dove ha giocato fino ai Giovanissimi in squadra con Giulio Maggiore, allenati da Paolo Rossi che per primo ne ha intuito le enormi potenzialità. "L’ho allenato al Canaletto negli Esordienti e nei Giovanissimi – dice Rossi – Si è subito visto che aveva delle qualità ed era diverso dagli altri bambini. Da piccolo era un po’ ’birichino’ e spesso ero costretto a farlo uscire dal campo. Gli ho sempre parlato per fargli capire che oltre alle sue potenzialità, che erano innegabili, era necessario tanto impegno".
Saltato un possibile passaggio al Milan "è tornato da noi, così ho chiamato a Firenze Cappelletti e Nicolini ed è iniziata la sua avventura alla Fiorentina". In maglia viola Ranieri ha trovato anche Nicolò Zaniolo (altro calciatore spezzino in maglia azzurra) e Giuseppe Caso, formando un terzetto ’targato Sp’. "Lo Spezia? Non si è mai interessato a Luca – dice Rossi – Ero sicuro che avrebbe fatto carriera e prima o poi sarebbe arrivata la nazionale. Sono molto orgoglioso di lui". Anche la presidente del Canaletto Sabrina Benassi esprime soddisfazione e gioia prima di tutto per Luca e anche per il Canaletto, che ha scoperto il suo talento e gli ha dato la possibilità di sfruttarlo per passare a un grande club. Ranieri è approdato alla Fiorentina nel 2013, a 14 anni. Finita l’esperienza nel vivaio gigliato ha poi giocato in prestito a Foggia, Ascoli e Salerno per poi tornare a Firenze nel 2022 e indossare la fascia di capitano. Ha anche collezionato più di 30 presenze nelle varie nazionali giovanili, fino al debutto con ’i grandi’ l’altra sera a Reggio Emilia. "Sono strafelice – dice Ranieri – per il mio debutto e la vittoria". Una gioia per nulla intaccata dalla prestazione opaca della nazionale e dallo scontro di gioco che lo ha costretto a uscire anzitempo. "Mi hanno rassicurato che il ginocchio sta bene, è stata una botta". ’Dribblate’ come in uno dei suoi sprint sulla fascia, anche le domande sull’addio del ct Luciano Spalletti, indimenticato ex calciatore dello Spezia. "Mi godo questa serata nella speranza che ce ne siano altre. Dedico questa bellissima esperienza alla mia compagna che mi è sempre rimasta sempre vicina e a tutti gli allenatori che ho avuto nel corso degli anni".
Claudio Masseglia
Ilaria Gallione