
Un ruolo importante, nel contesto storico politico del 1943, fu quello delle forze armate e della Marina in particolare. Lo sottolinea Giorgio Pagano, in veste di copresidente del Comitato unitario della Resistenza. "Il fatto più importante dell’8 settembre spezzino – ricorda – avvenne il 9: l’affondamento della corazzata Roma. Nelle memorie dell’ammiraglio De Courten, ministro della Marina, e nelle ricostruzioni storiche c’è tutto il dramma di quelle ore. Sia De Courten che l’ammiraglio Carlo Bergamini, comandante delle forze navali di stanza alla Spezia, furono all’inizio violentemente contrari all’armistizio. De Courtin si convinse e convinse a sua volta Bergamini a partire, rinunciando alla scelta dell’autoaffondamento. Ma era ormai troppo tardi, l’aviazione tedesca affondò la Roma. Nella Marina vi furono forze favorevoli e contrarie all’armistizio, prevalsero le prime. Solo la X Mas di Junio Valerio Borghese passò al servizio dei tedeschi. Ma il capitano del Crem Renato Mazzolani venne alla lotta partigiana da quella stessa caserma di viale San Bartolomeo dove operava Borghese. Mazzolani fu componente militare del Cln e comandante delle Sap nel golfo. Nel dicembre 1944 cadde nelle mani dei nazifascisti. Torturato, si suicidò per non parlare".
Anche di questi eventi si parlerà domani, 8 settembre, nell’incontro in programma alle 17 in Sala Dante. Dopo i saluti del sindaco e presidente della Provincia Pierluigi Peracchini e di Giorgio Pagano, interverranno Antonio Bianchi, ricercatore (’L’8 settembre alla Spezia’); il contrammiraglio Leonardo Merlini, capo dell’Ufficio storico della Marina militare (’La Marina all’indomani dell’8 settembre’) e Fabio De Ninno, ricercatore senior di Storia contemporanea all’Università di Siena (’La fine del regime fascista vista dal mare’).
Con l’iniziativa di venerdì prenderanno il via le manifestazioni dedicate all’80esimo della lotta di Liberazione, che si terranno fino a tutto il 2025. Oggi alle 11 nel frattempo una cerimonia si svolgerà al monumento di Ponzano Magra ai due paracadutisti britannici, mentre alle 17 cerimonia analoga alla Cisa. E poi ancora domani, a Rossano (Monte Dragone), in Lunigiana, alle 10,30 festa al santuario, rifugio del battaglione Internazionale nel 1943.
F.A.