Un premio alla memoria di Mazzini. Incoronata la miglior tesi di laurea. Ricostruita la città dal ’400 a oggi

La palma all’ingegnere Giulia Porretta, che si è servita della realtà aumentata per disegnare vie e piazze

Un premio alla memoria di Mazzini. Incoronata la miglior tesi di laurea. Ricostruita la città dal ’400 a oggi

Un premio alla memoria di Mazzini. Incoronata la miglior tesi di laurea. Ricostruita la città dal ’400 a oggi

La Spezia e il suo Golfo sono luoghi d’interesse per lo studio e la ricerca e vale la pena valorizzare i talenti che riescono a coglierne il valore. È l’ingegnere lucchese Giulia Porretta la vincitrice della prima edizione del Premio Ubaldo Mazzini, un’iniziativa ideata e finanziata da un privato cittadino, Diego Borri: laureato in scienze internazionali con 110 e lode e premiato trai migliori mille laureati in Italia nel 2020, Borri ha scelto infatti, da cittadino e appassionato di storia spezzina, di ideare e finanziare un premio come riconoscimento alle lauree ai dottorati che riguardano il patrimonio artistico e storico-culturale del territorio

Non a caso, il premio è dedicato proprio a Ubaldo Mazzini – storico, intellettuale ed esponente della scuola storiografica lunigianense – proprio per sottolineare l’obiettivo di dare valore al passato e allo sviluppo della Spezia e del suo entroterra. La tesi vincitrice del premio è intitolata: ’Metodi e strumenti integrati al Bim per l’analisi urbanistica e storica delle città. Il caso studio della Spezia’ e si tratta di un’indagine sulla storia spezzina attraverso la ricostruzione delle stratificazioni della città dal Quattrocento a oggi: l’idea innovativa consiste nell’utilizzo della realtà aumentata per camminare per le vie cittadine come avviene nei videogiochi e poter vedere gli edifici del passato (a supportare Giulia Porretta nella creazione dell’elaborato è stata la società Fabricalab). Le altre tesi, che sono state esposte durante nel corso di una mattinata dedicata ai partecipanti e costruita con la modalità dei dialoghi-intervista, erano di Alberto Procaccini – ’Sulle spalle dei ciclopi. Un museo diffuso per il Faro di San Venerio, Isola del Tino’ – e di Ioanna Adrakta e Francesca Stanchi – ’Le fortificazioni militari dell’Isola Palmaria: restauro e valorizzazione del complesso di Cala Fornace’ –.

La commissione era composta da esperti di diversi settori: Eliana Vecchi, presidente della sezione lunense dell’Istituto internazionale di studi liguri, Carlo Raggi, presidente della società ’Dante Alighieri’ e membro del Crif, Bruna La Sorda, archivista vicepresidente Anai e membro del consiglio direttivo della Sezione Lunense, Enrica Salvatori, docente di storia medievale all’università di Pisa e presidente della Società storica spezzina, e Stefano Danese, socio fondatore della Pro Loco del Golfo e esperto di storia militare locale, autore di decine di pubblicazioni sul tema, diverse realizzate in collaborazione con l’ammiraglio Silvano Benedetti, presidente della Pro Loco. Hanno preso parte della manifestazione anche Sergio Cozzani, vicepresidente dell’Accademia lunigianese di scienze ’Giovanni Capellini’, Andrea Borlenghi, proprietario della Capitolare Suite Tower di Porto Venere e Francesco Ferrari, studente di giurisprudenza e fondatore della sezione universitaria Luiss di un’associazione internazionale sull’aerospaziale. Il premio ’Ubaldo Mazzini’ ha ricevuto il patrocinio della Regione Liguria, del Consiglio regionale, dei Comuni della Spezia, Ameglia, Lerici e Porto Venere, del comitato della Spezia della società ’Dante Alighieri’, della Pro Loco del Golfo e della Società storica spezzina. La Regione, in particolare, ha donato un crest alla vincitrice. E le istituzioni hanno particolarmente apprezzato l’iniziativa di Diego Borri, durante la premiazioni nella sala della Provincia sono intervenuti il presidente della Provincia e sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei.

Ginevra Masciullo