Un paradiso da salvare. Volontari in prima linea per il rilancio di Tramonti

L’associazione fa il punto sulla manutenzione e la cura del territorio. Piano da 300mila euro per il sentiero che unisce Fossola e Schiara.

Un paradiso da salvare. Volontari in prima linea per il rilancio di Tramonti

Un paradiso da salvare. Volontari in prima linea per il rilancio di Tramonti

Il paradiso è adesso. Ed è a pochi chilometri da casa, anche se si tratta di un’oasi fragile, a cui dedicare risorse e cura. Lo sa bene l’associazione Per Tramonti, che in un gremito auditorium della biblioteca Beghi ha presentato "Un anno…per Tramonti": iniziative di sostegno diretto e altre condivise con enti e istituzioni per preservare la bellezza e la meraviglia di questo angolo di Liguria. Padrona di casa, la presidente Caterina Natale, che ha spiegato le tante modalità con cui tutti gli amanti di questo angolo di costa a picco sul mare, dei suoi terrazzamenti e delle sue scalinate possono fare la propria parte. "Ci sono diverse fonti di sostegno, oltre al tesseramento: è possibile acquistare il Cimento, il vino realizzato nei territori ricevuti in comodato d’uso dall’associazione, il calendario ’Il mio Tramonti 2024’ con gli scatti di Massimo Amato, il libro ’Tramonti’ di Luciano Cremascoli, il Dizionario enciclopedico del dialetto di Biassa realizzato da Giancarlo Natale insieme a Piergiorgio Cavallini". Tante braccia, tante menti, tanti volontari a custodia di un tesoro modellato dall’uomo che si riuniscono, continuano a riproporre il tema della preservazione del Persico, Monesteroli e Fossola. Un esempio di recupero-lampo, finanziato da ente parco, Comune della Spezia e una quota del Fai, arrivata grazie ai "Luoghi del cuore" ha interessato la scalinata simbolo di Monesteroli, era parzialmente crollata nei mesi scorsi. Durante la riunione è stata ribadita la strategia per il futuro: "Quella a cui vorremmo arrivare" ha ribadito la presidente, guardando al un progetto pilota Stonewallsforlife entrato nel vivo ad una manciata di chilometri di distanza con la mission di riconvertire i terreni incolti, recuperare i terrazzamenti riportandoli alla viticoltura e ripristinarla in chiave anti dissesto idrogeologico. Ad entrare nel dettaglio, il direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre – nella cui area Tramonti è compreso – Patrizio Scarpellini. "Non bisogna fermarci alle manutenzioni ordinarie, che sono consolidate negli anni: ma il territorio ha bisogno di investimenti, ma soprattutto di tempi di attuazione certi. Se ci sono le risorse già stanziate, occorre fare progetti alla svelta e realizzarli. Il volontariato non basta per attivare i progetti, ma è necessario che si costituisca una fondazione di privati così come accaduto nell’esperienza di Manarola". Intanto, grazie alla co-progettazione e al co-finanziamento Parco-Comune della Spezia, il recupero di Tramonti va avanti. "Uno dei nuovi progetti riguarda il sentiero 535, da Fossola a Schiara per la cui fruizione è stimato un totale di 290mila euro di lavori, a questi si aggiungono 10mila euro per aumentare la recinzione per gli ungulati ed è stato rinnovato il protocollo per le monorotaie per altri 15mila euro" ha annunciato l’assessore Patrizia Saccone.

Chiara Tenca