Un medico in più per l’alta Val di Vara. Dopo le proteste, arriva la svolta

Il comitato di Varese Ligure vince la sua battaglia: il professionista entrerà in servizio a partire da gennaio

Un medico in più per l’alta Val di Vara. Dopo le proteste, arriva la svolta
Un medico in più per l’alta Val di Vara. Dopo le proteste, arriva la svolta

La lotta è stata lunga ed estenuante, ma alla fine l’Alta Val di Vara avrà un medico di famiglia in più. L’ufficialità è arrivata giovedì: il dottor Edoardo Maria Minetto infatti ha accettato ufficialmente l’assegnazione per la zona di Varese Ligure, e a partire da gennaio l’Alta Val di Vara avrà dunque due medici di famiglia titolari. I due professionisti operereanno nell’ambito dei servizi sociosanitari della ’Comunità in salute’, il progetto per offrire una rete di servizi integrati e di prossimità. Una notizia che ha ovviamente catturato la soddisfazione del Comitato per la salute pubblica Varese Ligure, che da mesi lottava per ottenere un nuovo medico di famiglia dopo che, a causa dei pensionamenti, era rimasto in servizio un solo medico per quasi tutta l’alta vallata. Il Comitato, dopo una petizione firmata da 700 persone, il 12 settembre scorso aveva protestato a Genova con un sit-in sotto l’aula del consiglio regionale per sensibilizzare sulla grave situazione in cui si trovava l’alta Val di Vara, costretta a dividersi un solo medico di medicina generale. "Una notizia che abbiamo atteso a lungo e che finalmente si è concretizzata grazie agli sforzi collettivi della nostra comunità – spiega il comitato guidato da Mauro Rattone –. Abbiamo lottato per migliorare una situazione ormai diventata precaria anche a causa di un’amministrazione comunale che non ha mai voluto ascoltare le esigenze del territorio. Ringraziamo l’assessore regionale, ma non possiamo ignorare la mancanza di rispetto dimostrata dall’amministrazione di Varese Ligure: è sorprendente vedere come cerca di accaparrarsi meriti senza riconoscere i veri sforzi della comunità. Questo comitato è nato per cercare risposte concrete e farsi portavoce di criticità insostenibili". Sull’esito della vicenda, più volte oggetto di discussione anche in consiglio regionale, hanno espresso soddisfazione i sindsci dell’alta Valle e il consigliere regionale Claudio Muzio.

Matteo Marcello