
Quasi 14 anni per una riapertura agognata non solo dalla fiumana di turisti che ogni anno raggiungono le Cinque Terre (e che protestano in modo vibrante, per l’inaccessibilità, sui portali di recensioni), ma soprattutto da due comunità: quelle di Riomaggiore e Manarola, per cui la Via dell’Amore è storicamente un collegamento strategico. Finalmente c’è una data e si festeggia la prospettiva di tornare a camminare in questo angolo di paradiso a picco sul mare, un sentiero facile e privo delle difficoltà che caratterizzano la maggioranza di quelli che attraversano l’area del Parco. Realizzata fra la fine degli anni Venti e l’inizio dei Trenta del secolo scorso sfruttando le parti del disimpegno dei cantieri allestiti per il completamento delle gallerie ferroviarie costiere a fine ’800, la Via dell’Amore è off limits dal 24 settembre 2012, quando in prossimità dell’imboccatura della galleria lato Riomaggiore dei massi si staccarono dalla parete e caddero lungo il percorso del ‘sentiero n.2’, ferendo quattro turiste australiane, una delle quali riportò gravi conseguenze. Il percorso, che permette ai residenti dei due paesi di incontrarsi evitando i dislivelli della Beccara, fu chiamato inizialmente ‘la strada nuova’, per poi assumere il nome con cui è noto in tutto il mondo.
Chiara Tenca