VEZZANO LIGURE (La Spezia) Un giallo sulla collina di Vezzano Ligure. Il borgo ieri mattina si è svegliato con l’arrivo dei mezzi dei carabinieri avvisati da un passante del ritrovamento di un cadavere in una stradina che costeggia la principale arteria del paese. L’uomo, Enrico Albero, di 64 anni, spezzino sposato e padre di due figlie, era riverso contro una rete metallica, a torso quasi completamente scoperto. Sul volto e in alcune parti del corpo erano evidenti le contusioni che potrebbero essere state lasciate dai colpi inferti. A bordo strada, a poca distanza dal ritrovamento del cadavere, una jeep targata Firenze sulla quale gli inquirenti hanno posto attenzione anche se sembrerebbe essere nella disponibilità di Albero seppur ancora intestata a una persona diversa. Il quadro delle ipotesi non è assolutamente chiaro e definito, per questo i carabinieri della compagnia di Sarzana e del comando provinciale della Spezia non si sbilanciano e indagano su più fronti non escludendo niente. Nel pomeriggio i militari hanno ascoltato la moglie e le figlie della vittima. L’uomo era residente a Spezia nella zona del Favaro anche se in passato aveva abitato proprio a Vezzano Ligure. Secondo le prime ricostruzioni sarebbe uscito di casa giovedì non facendo più rientro. Ieri mattina dopo le 8.30 il tragico ritrovamento in una zona all’uscita del borgo collinare. Un punto isolato alla vista delle abitazioni confinanti anche se gli investigatori, coadiuvati dai carabinieri della stazione di Vezzano Ligure, hanno sentito i residenti per cercare informazioni e dettagli che potrebbero rivelarsi utilissimi alle indagini.
La tragedia si è materializzata ieri mattina quando un passante si è imbattuto nella macabra scoperta lanciando l’allarme. In un attimo il paese è stato agitato da un continuo passaggio di sirene. Sul posto anche il sostituto procuratore Alessandra Conforti e il medico legale Gian Ercole Bergamaschi. Sul corpo del sessantenne sono state rinvenute alcune evidenti contusioni. Gli abiti sollevati sembravano fossero quasi sfilati come in un tentativo di liberarsi da una presa.
Intorno al luogo del ritrovamento non sono state rinvenute evidenti tracce di sangue a terra a parte una macchia sulla corteccia di una pianta ai piedi della quale è stato trovato il corpo. Il sostituto procuratore Conforti, che ha aperto un fascicolo di indagine, ha conferito l’incarico all’anatomopatologo Susanna Gamba dell’Università di Pisa che eseguirà l’esame martedì mattina all’ospedale Sant’Andrea della Spezia dove è stata composta la salma.
Massimo Merluzzi