
C’è chi preferisce il lusso di una struttura alberghiera dotata di ogni comfort e chi invece non può fare a meno del brivido avventuroso di una notte in sacco a pelo passata sotto le stelle. Chi si sposta esclusivamente per visitare cantine e locande in cerca di antichi sapori e chi viceversa si accontenta di un tramezzino ma spende cifre considerevoli in attrezzature subacquee per fare snorkeling e immersioni. Una vacanza può essere tante cose diverse, dipende dove vuole porre l’accento il visitatore. Cultura, enogastronomia, sport, le possibilità sono davvero infinite e la nostra provincia sembra poterne offrire tantissime. Si è ragionato di tutto questo, di come il turismo stia sempre di più diventando qualcosa di complesso e articolato, nella conferenza programmatica che si svolta ieri mattina al Terminal crociere. Perché i numeri del settore sul territorio sono in crescita costante e serve una governance - così sostiene il Comune della Spezia, promotore dell’evento - per organizzare il fenomeno e non subirlo.
"Il nostro obiettivo - ha sottolineato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - è quello di creare un sistema che guardi anche alla Lunigiana e alla Garfagnana". Una regia unica quindi, come ha ricordato anche l’assessore Maria Grazia Frija, per ragionare in un’ottica di area vasta e rispondere meglio a ciò che oggi domanda il mercato, ovvero un’offerta ampia e di qualità. Per fare questo serve studiare i flussi e poi differenziarli. Quanto tempo si ferma un turista, qual è il suo budget di spesa, quali sono i suoi desideri e le sue aspirazioni, sono tutti dati che vanno raccolti e messi a sistema. Un lavoro non da poco perché le cifre relative al 2022 ci raccontano di tre milioni e mezzo di visitatori per il Parco delle Cinque Terre e di quasi mezzo milione di presenze in città. Una moltitudine di persone, proveniente da ogni angolo del mondo, che ha speso qualche cosa sul territorio. Dal semplice caffè (l’espresso italiano è qualcosa di spettacolare per chi è abituato ai ‘beveroni’ serviti all’estero), al pernottamento di più notti nelle strutture ricettive, dal biglietto museale al noleggio di un motoscafo per fare il bagno davanti alla Palmaria all’ora del tramonto.
E’ un’economia vera, con numeri importanti, che può consegnare alle giovani generazioni finalmente l’opportunità di costruire il proprio futuro lavorativo non lontano da Spezia. "L’esplosione del turismo - spiega il segretario generale della Camera di commercio riviere di Liguria Marco Casarino - ha da subito visto i ragazzi protagonisti e sempre di più sarà così". Giovani che sanno le lingue, che conoscono il mondo perché sono i primi a viaggiare, e che possono mettere a frutto i propri talenti in diversi settori e con vari livelli di specializzazione. Una laurea in lingue, un piccolo appartamento ereditato dalla nonna, una passione per la cucina possono diventare un mestiere e una professione, basta passeggiare per le vie del centro per rendersi conto del fiorire di affittacamere e nuovi ristoranti.
Un fenomeno senz’altro positivo, viene più volte ripetuto durante il convegno, ma che va regolamentato perché la crescita sia sana. Accanto alle Cinque Terre e alla città ci sono anche la Val di Vara, la Val di Magra e la Lunigiana. Costruire sinergie virtuose tra i vari territori è possibile ma per realizzarle occorrerà fare una cosa non semplice. Abbandonare la logica del campanile - praticata per lungo tempo - e cominciare a credere davvero che una visione che metta in relazione le bellezze che ci circondano possa essere un reale vantaggio competitivo.
Vimal Carlo Gabbiani