MATTEO MARCELLO
Cronaca

Turismo, c’è l’Area Ligure Apuana. Sinergia concreta fra 66 Comuni

Siglata l’intesa per favorire la promozione. La ministra Santanchè: "Superati i confini nell’interesse di tutti"

Da Careggine a Deiva Marina, passando per Zeri e le Cinque Terre. Sessantasei Comuni che, con le loro peculiarità paesaggistiche, storiche ed enogastronomiche, hanno deciso di fare squadra, puntando su un sistema condiviso di governance, servizi e infrastrutture con l’obiettivo di costruire un’offerta turistica integrata e coordinata, in grado di attrarre il turismo internazionale e di centrare l’obiettivo della destagionalizzazione, allungando la permanenza dei visitatori nei territori. È questo l’obiettivo di Ala, l’Area vasta Ligure Apuana presentata ufficialmente ieri alla Spezia, alla presenza del ministro del Turismo, Daniela Santanché. Un patto nel segno di un settore che sta diventando motore trainante dell’economia del levante ligure, e che ha trovato da subito il coinvolgimento dei territori della vicina Lunigiana, della provincia di Massa Carrara e dell’alta Lucchesia. Oltre duemila chilometri quadrati di territorio, dalle Apuane al mare dell’Area protetta del Parco nazionale delle Cinque Terre, dove fare rete e valorizzare le ricchezze per offrire ai visitatori esperienze diversificate e fruibili nell’arco di pochi chilometri. "La Spezia lancia un progetto che vuole essere un modello nazionale per un turismo capace di guardare oltre i confini territoriali – ha detto il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini– ogni area presenta un patrimonio culturale, storico, paesaggistico ed enogastronomico molto vario; l’obiettivo è ampliare l’offerta turistica, andando incontro alle esigenze di un pubblico sempre più internazionale ed offrendo esperienze diversificate che consentiranno di vivere il territorio 365 giorni l’anno. Sarà un vero e proprio brand territoriale con il quale proporsi al mercato turistico di tutto il mondo". Concetti, questi, ripresi anche dal presidente regionale ligure, Giovanni Toti, secondo il quale "il turismo è una delle risorse più importanti per l’economia e l’occupazione della Liguria. La firma del protocollo va nella direzione da noi auspicata: collaborazione, integrazione tra territori vicini e tra costa ed entroterra, valorizzazione e marketing, con un unico obiettivo, far conoscere sempre più questa terra attraverso tutti gli aspetti e tutte le opportunità. Questa, come tutte le terre di confine, ha peculiarità e ricchezze che vanno scoperte e valorizzate, ed è giusto e lungimirante farlo con una programmazione di ampio respiro". A dare visibilità all’Area Ligure Apuana sarà il ministero del turismo, che promuoverà l’area vasta sull’hub digitale del turismo attraverso il portale Italia.it. "È un progetto molto intelligente che va nella direzione del Piano strategico del turismo – ha dichiarato il ministro del Turismo Daniela Santanchè –. Mettere insieme sessantasei comuni e aver superato i confini regionali nell’interesse di quelle che sono le sinergie, i servizi e le bellezze naturalistiche della nostra Italia ha portato a compiere un grandissimo lavoro. Superare gli egoismi significa lasciare più soldi nei territori, facendo vivere queste comunità solo, o prevalentemente, di turismo". Non sono mancate tuttavia le polemiche: in occasione della firma del protocollo, avvenuta al Museo Lia, i comitati e le associazioni delle Cinque Terre sono scesi nuovamente in piazza per protestare contro la decisione della Regione Liguria di aumentare le tariffe dei treni a carico dei turisti.