
Il presidente del Tribunale della Spezia Francesco Sorrentino
La Spezia, 12 maggio 2020 - Ripresa-slow dei processi a palazzo di giustizia. Inizia oggi la fase 2 con regole ben precise, fino al 31 luglio prossimo, per contrastare il rischio-contagio da coronavirus che impone il mantenimento delle distanze fisiche di sicurezza, uso di mascherine e guanti e controllo della temperatura all’entrata per gli utenti e gli operatori. Sul fronte della giustizia penale, per le convalide degli arresti e l’avvio dei processi per direttissima, proseguirà la prassi, avviata ad inizio emergenza, delle udienze in ’remoto’ con collegamento audio-video (attraverso la piattaforma Tims ) con gli arrestati in carcere o, se non detenuti lì, in questura o nella caserma del comando provinciale dei carabinieri; giudici e pm ’restano’ in aula; gli avvocati possono scegliere: presenziare in aula o stare al fianco dell’imputato dove lui si trovi o diversamente, rimanere in studio.
Fra le novità al debutto di giornata quella delle udienze pubbliche da svolgersi a porte chiuse. In aula solo i giudici e le parti processuali (pm, imputati ed eventuali parti civili con rispettivi avvocati). Corsie privilegiate per le udienze preliminari (oggi ce ne è una), per gli incidenti probatori, per i processi con reati a rischio prescrizione, con misure cautelari personali in corso o con parti civili appartenenti alle cosiddette fase deboli (donne vittime di violenza, minori, disabili, ad esempio). Definizione lampo dei processi con riti alternativi (patteggiamenti, riti abbreviati non condizionati dall’escussione di testimoni); ma là dove ci sono da ascoltare i testi questi non potranno sostare, come è sempre accaduto, nei corridoi; bensì dovranno restare fuori del palazzo di giustizia, in attesa della convocazione in aula. I protocolli sono stati messi a punto dal presidente del Tribunale Francesco Sorrentino d’intesa con la presidente della sezione penale Diana Brusacà e il presidente dell’Ordine degli avvocati Enrico Angelini. Tra le regole cui dovranno sottostare le toghe per evitare assembramenti in tribunale c’è quella della richiesta di appuntamenti per consultare o fare copia dei fascicoli in vista delle udienze. E’ scontato che gran parte dei processi sarà oggetto di rinvii, in attesa dell’allentamento della pressione del virus. Andranno avanti spedite le corti di assise (delitto Corini, delitto D’Aprile). Ma non nell’immediato. Prima c’è’ da ottimizzare l’impianto di amplificazione, stante la pessima acustica dell’aula. I lavori dovrebbero finire il 20 maggio prossimo. Sulla base della loro conclusione saranno fissate le riprese dei processi.
Anche sul fronte della giustizia civile entrano in scena nuove regole a contrasto del rischio contagio; fra queste, quella che privilegia lo svolgimento di udienze in remoto, senza assembramenti negli uffici dei giudici. Oggi il battesimo della nuova stagione, che è passata, non solo per la messa a punto dei protocolli, ma anche per l’acquisizione dei termoscanner per il controllo delle temperature. Ad effettuare i test sarà il personale in servizio alle portinerie. Altri oneri per questo, oltre alle verifiche rituali, allo scanner con metal detector, per intercettare pistole e coltellii.
Corrado Ricci © RIPRODUZIONE RISERVATA