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Treni, battaglia sui costi "Insostenibili gli aumenti"

Scontro in Consiglio regionale sul contratto con Trenitalia e le aspettative. Sartori: "Applicate le clausole". Opposizioni: "Convogli nuovi tra otto anni"

Gli aumenti applicati da Trenitalia ai biglietti ferroviari entrano in consiglio regionale e scatenano la battaglia. L’occasione è stata data dalle interrogazioni presentate da Luca Garibaldi e Paolo Ugolini, discusse ieri mattina. La risposta dell’assessore ai Trasporti, Augusto Sartori, che ha spiegato come "gli aumenti erano programmati per tutto il periodo della durata del contratto stesso, che comporta un finanziamento di 500 milioni per ammodernare i treni regionali che, fino al 2018, avevano un’età media di 27 anni", non è piaciuta a dem e grillini, che hanno nuovamente messo nel mirino la Regione.

"L’arrampicata sugli specchi dell’assessore competente va, se posso il nocciolo della questione. La Regione Liguria intende intervenire sul Contratto di servizio con Trenitalia 2018-2032 per garantire agli utenti e ai pendolari liguri treni efficienti e in numero adeguato, con costi in linea con le altre regioni italiane?" rilancia il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, che sottolinea come "dal 1° gennaio sono aumentate le tariffe ferroviarie regionali, nonostante fossero già più care del 70% della media di tutte le altre regioni italiane. I Comitati pendolari accreditati in Regione, ricordano peraltro che gli aumenti di tariffa sulle tratte non sono dovuti all’inflazione, ma a una precisa scelta politica programmata volta a coprire gli onerosi costi dell’affitto di 48 nuovi treni Rock, Pop e Jazz. L’assessore crede forse che ai liguri si possa far pagare il biglietto più caro d’Italia senza offrire loro un servizio all’altezza?".

I dem in consiglio regionale rincarano la dose. "Per l’assessore Sartori bisogna rassegnarsi all’aumento dei biglietti dei treni perché programmati e quindi inevitabili, anzi, annuncia che ci saranno aumenti fino al 2032 – dice il consigliere Armando Sanna –. La verità è che la Regione Liguria è completamente supina alle richieste di Trenitalia. Il contratto di servizio, dopo il crollo del ponte Morandi, andava completamente riscritto, considerando la necessità di agevolare e promuovere gli spostamenti su ferro. Invece questa giunta non ha fatto nulla e ora dice che dovremo accettare aumenti fino al 2032 in cambio di treni nuovi, che arriveranno tra otto anni".