REDAZIONE LA SPEZIA

Tre indagati per le patenti nautiche false

L’inchiesta nata alla Spezia prosegue a Massa: nel mirino un’agenzia. Denuncia di furto per i moduli spariti dalla Capitaneria.

L’occhio clinico di un’operatore della Guardia Costiera ha portato alla scoperta dell’indizio: la patente nautica depositata da un diportista a corredo di una pratica amministrativa aveva timbri e firme falsificate. Risultava rilasciata alla Spezia, ma qui non era stata conseguita.

Quanto è bastato, alcune settimane fa, per dare corso ad una indagine che ha portato all’identificazione della ’sponda’ che ha veicolato il documento bluff: un’agenzia nautica di Montignoso. La vicenda, che ha preso le mosse investigative alla Spezia ha avuto il suo prosieguo, a Massa, per competenza territoriale, con passaggio di testimone ai carabinieri per una questione di trasparenza. Ciò a motivo degli accertamenti anche sulla provenienza della patente artefatta, che non potrebbe essere l’unica, là dove, negli uffici della Capitaneria della Spezia, mancherebbero appello alcuni stampati per dare forma alle pateni nautiche. La circostanza, trapela dal riserbo investigativo dietro cui si trincerano gli investigatori a fronte di una fase delicata dell’inchiesta, ha portato ad una denuncia contro ignoti per furto. Sul registro degli indagati della procura della Repubblica di di Massa sono finiti in nomi di tre persone, residenti in quel territorio: si tratta di dirigenti e impiegati dell’agenzia nautica, che opera anche nel nel campo di charter. L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Marco Mansi (nella foto). Che fa scudo alle domande per saperne di più, limitandosi a dare notizia dell’esistenza di tre indagati per falso, sullo sfondo del reato presupposto, quello di ricettazione

Corrado Ricci