Sequestrato il traghetto del disastro. Antonini in pista per i risarcimenti

Danni stimati per 2 milioni e 700mila euro alle strutture di Pertusola

Il traghetto Le Rif sotto sequestro nel cantiere del Muggiano

Il traghetto Le Rif sotto sequestro nel cantiere del Muggiano

La Spezia, 25 novembre 2018 – La sera del fortunale, ruppe gli ormeggi, seminando danni e distruzione. Una scena apocalittica quella che, il 29 ottobre, si materializzò agli occhi dei testimoni che, da Pertusola, seguivano, trepidanti, le evoluzioni del traghetto Le Rif. L’unità, alla deriva, andò ad abbattersi sulle barche assicurate ai pontili galleggianti ricompresi nella concessione demaniale del Gruppo Antonini, titolare anche del molo a cui l’unità - con personale della stessa a bordo - era ormeggiata perché ai lavori. L’arrivo di due rimorchiatori – che, diretti dal pilota del porto Roberto Maggi, ‘agguantarono’ la mina vagante prendendola al traino – evitò un bilancio ancora più drammatico sul piano dei danni e costituì la salvezza per le barche da diporto che, diversamente, rischiavano di essere travolte.

A emno di un mese dai fatti, il traghetto Le Rif, battente bandiera marocchina, è stato posto sotto sequestro conservativo da parte del giudice Adriana Gherardi. Il provvedimento è conseguenza del ricorso promosso dal Gruppo Antonini, primo atto - predisposto dall’avvocato Franco Biggini - sulla via delle azioni tese al risarcimento dei danni inferti dal traghetto alle strutture di Pertusola. Il dettagliato conteggio allegato al ricorso riporta una somma considerevole: 2 milioni e 700mila euro.

Per la ‘concorrenza’ fino a tale importo è stato autorizzato il sequestro conservativo dell’unità con intimazione alla società armatrice – Detroit World Logistics Maritime Sa – a non disporre della stessa, attualmente all’ormeggio ad un molo dello stabilimento Fincantieri del Muggiano. L’atto, di natura civilistica, è stato emesso in via d’urgenza – a garanzia del risarcimento dei danni che il Gruppo Antonini dovrà poi dimostrare, compreso il nesso causale col comportamento del personale a bordo - attraverso una causa ad hoc – con discussione tra le parti fissata per il prossimo 8 gennaio 2019. Nel frattempo sarebbero alle porte altre azioni legali. Sono allo studio di vari avvocati marittimisti ingaggiati dagli armatori delle 45 barche che, all’epoca poste all’ormeggio dei pontili del Gruppo Antonini, furono affondate o danneggiate dal traghetto Le Rif.