
Traffico di droga nel bosco, spacciatore finisce in manette
Dalle segnalazioni dei movimenti sospetti nelle alture di Levanto al blitz dei carabinieri nel capanno diventato crocevia dei traffici di droga il lasso temporale è stato breve: quello di organizzare l’operazione, svoltasi in abiti civili, in assetto-escursionisti. Ma non c’è stato nemmeno bisogno di dar vita ad un’irruzione per i militari dell’Arma. L’uomo-obiettivo dormiva e nel sonno è stato lasciato giusto il tempo per acquisire gli indizi dello spaccio di sostanze stupefacenti: 27 bustine termosaldate contenenti cocaina, due bilancini di precisione, 2500 euro in contanti e due smartphone utili ora a ricostruire, con la mappatura delle telefonate e dei messaggini, i contatti coltivati con i livelli superiori e i clienti del giro di cocaina.
A finire in manette è stato un marocchino di 27 anni, Radawan Mawad, senza fissa dimora e con precedenti specifici. I militari, grazie alle segnalazioni di alcuni residenti, sono andati pressoché a colpo sicuro. L’area dell’azione è una zona boschiva, nei pressi della galleria di Monte Persico, nel tratto verso Carrodano. Li hanno localizzati il bivacco e un piccolo locale un tempo utilizzato per il ricovero degli attrezzi agricoli, abbandonato da anni. Lì dormiva l’extracomunitario. La perquisizione ha portato alla scoperta degli elementi che hanno legittimato l’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti con finalità di spaccio.
L’operato dei carabinieri, illustrato dal pm di turno Alessandro Casseri, è stato ieri convalidato dal giudice Marta Perazzo, che ha accordato in pari tempo i termini a difesa richiesti dall’avvocato Giulio Parenti del foro di Pisa. Come misura cautelare nei confronti dell’indagato è stata adottata quella del divieto di dimora in provincia della Spezia. Il processo inizierà il 5 maggio prossimo.