
Il contrammiraglio Roberto Camerini (Frascatore)
La Spezia, 7 febbraio 2015 - «Mi rendo completamente disponibile alle istituzioni locali, provinciali e regionali per proseguire l’opera già brillantemente avviata dall’ammiraglio Andrea Toscano intensificando ulteriormente, qualora ciò fosse possibile, i rapporti di proficua sinergia e trasparente collaborazione al fine di perseguire comuni interessi». Promettente e diplomatico, aperto alla concretizzazione delle aspettative della città all’interno del principio della soddisfazione reciproca e dei processi di razionalizzazione della forza armata, sulla via del risparmio. Così il contrammiraglio Roberto Camerini che, già in se, incarna l’effetto della spending review: ha due «stellette» in meno rispetto all’ammiraglio di squadra Andrea Toscano che ieri gli ha ceduto il comando.
E’ stata la caserma Duca degli Abruzzi a fare da teatro alla cerimonia del passaggio di consegne, sotto le raffiche della tramontana, davanti ai picchetti militari, alle autorità, tra i gonfaloni e le note dell’Inno nazionale suonato dalla banda militare e cantato dai marinai schierati. Come era accaduto in passato in occasione degli avvicendamenti alla guida di Maridipart (ora Comando Marittimo Area Nord), c’è chi pensava che vedere il capo di stato maggiore della Marina, ora l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi. In effetti era atteso. «Strano che non ci sia, perchè?» mormorava il sindaco Federici dal palco dei vip interrogandosi sul rituale orfano. Poi la spiegazione dell’ufficio stampa: «L’influenza ha costretto l’ammiraglio a trattanersi a Roma».
L’ultimo sforzo dell’ammiraglio Toscano prima della pensione è stato così quello di fare anche le veci del numero uno nella formula dell’investitura del successore. Ciò ad epilogo di un discorso a braccio nel quale ha ritessuto le sue convinzioni e gli stimoli verso nuovi orizzonti:«Marina e città, nel solco di una storia ultrasecolare, devono crescere insieme; ci sono mille occasioni per sviluppare sinergie e collaborare con reciproco vantaggio». Anche questa è una consegna al suo successore. Che ha già raccolto, anche rivolgendosi ai suoi uomini: «Insieme dobbiamo guardare al futuro con spirito innovativo e senza pregiudizi, con ottimismo e disponibilità al cambiamento, vedendolo come un fattore indispensabile al miglioramento». La sfida è quella di continuare a sviluppare la ’mission’ della Marina con meno di risorse di prima, quanto meno nella gestione corrente. Ma avendo davanti una grossa opportunità: quella della costruzione e allestimento delle navi della nuova flotta che passerà dal tessuto industriale locale. Navi «dual use», pronte alla difesa degli interessi nazionali ma anche ai soccorsi in caso di necessità. Una prospettiva, quella delle doppie funzioni, che si fa principio anche per altre realtà della Marina Militare alla Spezia. Il sindaco Massimo Federici lo ha già detto al nuovo titolare del comando dell’Area Nord, davanti ai giornalisti, a margine della cerimonia, perchè ne resti traccia: «Ambiamo ad un Arsenale sempre più essere dual use, per corrispondere ai bisogni delle imprese e anche per costituire un motivo di attrazione in più per la crescita del turismo nella città....Vorremmo, ad esempio, ripetere l’evento Mes-ciua...». E, sul punto, ha già incassato l’assenso...«Sì, ripeterà....potete già scriverlo», ha detto Camerini, indicando nella razionalizzazione delle aree un’opportunità per la città che chiede spazi.