Tortellini in brodo, lesso e panettone. Profuma di ricordi e del sapore dei pranzi familiari, il consiglio culinario di Andrea Lorenzetti, direttore del ristorante Pin Bon, per mettere sulla tavola di Natale pietanze gustose che soddisfino il palato tenendo d’occhio il portafoglio. "Questo – racconta – è quello che preparerei io, anzi è quello che mangerò il 25 sera. Sono circa 20 anni che mangio così a Natale, la sera, visto che a pranzo lavoriamo". Guerre e crisi economica non hanno fermato la voglia di celebrare le feste degli spezzini, soprattutto quelle natalizie, dove il calore del focolare domestico la fa da padrone e poco importa se le pietanze vengano preparate nella cucina della propria casa o assaporate comodamente seduti alla tavola di un ristorante. Il cibo è condivisione e a Natale ciò che conta, quando possibile, è condividerlo con i propri cari.
"Per il 24 sera, 25 a pranzo e 26 a pranzo – spiega Andrea Lorenzetti – abbiamo il locale pieno, facendo anche un menù leggermente più costoso rispetto agli altri anni. Abbiamo chiuso le prenotazioni a fine settembre. Per i tre giorni ci saranno tre menù totalmente diversi, tutto sarà a base di pesce". Che sia un Natale deliziato da voluttuose ostriche e dalle carni tenere di pesci arrostiti in forno o della tradizione, celebrato con piatti colmi di brodo reso corposo dalla lenta cottura di carni e verdure, accompagnato dagli immancabili tortellini e seguito da un’abbondante porzione di lesso, per il direttore del ristorante Pin Bon, non ci sono scuse: il Natale non ha sapore senza una profumata e fragrante fetta di panettone a concludere il pasto.
Maria Cristina Sabatini