
Un paesaggio suggestivo che ancora in pochi conoscono pur appartenendo alla storia di Castelnuovo Magra. Un sentiero nel bosco tra cascate naturali di acqua, mulini trasformati nel tempo in abitazioni e un torchio inattivo ma ancora simbolo maestoso della produzione di olio risalente alla fine del Settecento. L’idea di riscoprire i tesori ma soprattutto lo spunto per rivalutarli e inserirli nei beni architettonici del territorio è venuta a Beatrice Giardino che ha concluso il suo percorso di studi in architettura all’Università di Genova discutendo la tesi ’Il Torchietto e gli altri opifici della Valle del torrente Bettigna a Castelnuovo Magra’. Beatrice è residente a Castelnuovo Magra e quella zona l’ha sempre conosciuta.
"Mi sono sempre chiesta – spiega – perchè un angolo così affascinante del nostro territorio non debba essere valorizzato. Negli ultimi tempi noto che molti camminatori e appassionati di trekking si avventurano lungo il sentiero che porta al borgo di Castelnuovo e per questo spero che i suggerimenti vengano accolti, proprio per valorizzare ulteriormente la nostra storia". Ci sono, lungo il tracciato, sei opifici divenuti nel tempo abitazioni e anche il famoso Torchietto, il frantoio alimentato dalle cascatelle che si raggiunge a piedi all’area di Molino del Piano. "La tesi e quindi se vogliamo anche la mia proposta – prosegue – non è soltanto quella di ristrutturare lo stabile trasformandolo in una struttura ricettiva oppure museo dedicato alla frangitura delle olive, uno dei beni della nostra collina insieme all’uva del Vermentino. E comunque la mia ricerca si estende anche alla tracciatura dei vari sentieri che si sviluppano nell’area e il vecchio ponte in sasso da sistemare".
Una zona che viene inserita dalle guide del Club Alpino Italiano nel programma delle varie manifestazioni culturali e enogastronomiche che vanno da Benvenuto Vermentino alle Bandiere Arancioni del Touring Club. "Comprendo – conclude Beatrice Giardino – che la ristrutturazione possa comportare un impegno finanziario importante. Però potrebbe almeno essere realizzata una adeguata cartellonistica, posizionandola davanti ai singoli edifici per spiegarne la storia e far conoscere ai camminatori il loro significato".
La tesi di Beatrice verrà presentata martedì pomeriggio alle 18 all’area verde del centro sociale di Colombiera nel primo appuntamento della rassegna ’Castelnuovo ricerca’ dedicato agli studenti universitari che abbiano dedicato la loro tesi di laurea a temi legati al territorio (Daria ricci martedì 28 luglio, Laura Bologna 4 agosto e Greta Petacco 11 agosto).
Massimo Merluzzi