Testa di maiale davanti al Ferdeghini, svolta nelle indagini: la macelleria scoperta dalla Digos

Venduto da un esercizio della bassa Val di Vara il capo del suino lasciato davanti alla sede dello Spezia. I quattro giovani incappucciati che lo hanno portato mercoledì notte al Ferdeghini hanno le ore contate

La testa di maiale davanti al centro sportivo Ferdeghini

La testa di maiale davanti al centro sportivo Ferdeghini

La Spezia, 19 novembre 2023 – Sono giunte ad una svolta le indagini condotte dalla Digos della questura spezzina, sulla testa di maiale mozzata lasciata da quattro individui incappucciati davanti al cancello del centro sportivo ’Ferdeghini’, sede dello Spezia Calcio. Nelle ultime ore i poliziotti sono riusciti ad individuare la macelleria dove è stata acquistata quella testa di maiale. Si tratta di un esercizio della bassa Val di Vara, che non ha nulla a che vedere – questo è doveroso precisarlo – con il gesto intimidatorio. Il macellaio ha solo venduto la testa di maiale, cosa che non è certo vietata dalla legge. Si tratta di un articolo che non ha neppure un costo eccessivo, intorno a una ventina di euro, quindi accessibile a tutti. Facile capire che agli agenti della Digos, interessa non tanto il macellaio, ma chi ha comprato quella testa di maiale. Anche perché, obiettivamente, non se ne vendono certo moltissime.

E quindi ecco che il cerchio starebbe per chiudersi. Le indagini proseguono con la massima attenzione, anche perché non si può neppure sostenere, senza averne le prove, che chi ha acquistato la testa di maiale in macelleria sia poi andato a collocarla davanti alla sede dello Spezia. Magari ha utilizzato un parente, o un amico, per destare meno sospetti.

E’ trapelato che gli autori del gesto sarebbero quattro giovani.

Non è la prima volta che la testa di un maiale viene usata nel mondo del calcio. Lo ha ricordato l’avvocato Enrico Conti, con il gesto compiuto 16 anni fa al Camp Nou di Barcellona. "Fu lanciata dai tifosi del Barcellona a Figo – spiega – a contestazione del suo passaggio al Real Madrid. Quello del Ferdeghini è un episodio da condannare ma, come dice il sindaco, non certo metodo mafioso. Ricordo che nel film “Il padrino” il metodo mafioso si cristallizzava con una testa di cavallo nel letto del proprietario del cavallo".