Test rapidi a Luni, Brugnato e al Falcomatà

Via alla somministrazione del tampone rapido agli studenti nei tre ambulatori dedicati alla task-force. Accordo con i medici di base

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Calano le persone positive e quelle sottoposte a quarantena, mentre rimangono sostanzialmente stabili i ricoveri. È un trend positivo quello registrato ieri nello Spezzino, dove da qualche giorno i numeri del contagio da Covid-19 sono in discesa. Ieri si sono registrati 24 nuovi positivi, ma il numero delle persone contagiate dal virus è comunque sceso di sei unità, passando da 868 a 862. Un buon segno, come è un buon segnale il numero dei ricoveri: solo una persona ospedalizzata in più rispetto all’altro ieri – sono 54 in totale, delle quali 7 in terapia intensiva –, mentre sono in calo anche i numeri delle persone sottoposte a quarantena, che sono 617, 28 in meno rispetto a mercoledì.

Una giornata, quella di ieri, che sotto il profilo sanitario è stata caratterizzata dall’avvento dei ‘tamponi rapidi’ nel settore scolastico: da ieri infatti Asl5 (come anticipato la settimana scorsa dalla Nazione; ndr.) ha avviato la somministrazione di test antigenici in ambito scolastico nei tre ambulatori infermieristici dedicati dalla task force aziendale alla scuola, ovvero a Luni, Brugnato e all’ex ospedale militare Falcomatà. L’introduzione del tampone rapido si è resa necessaria per accorciare i tempi di diagnosi e di intervento, con l’obiettivo di ridurre le possibilità di diffusione del virus. Diversamente dal tampone molecolare, quello antigenico viene processato nel giro di poche ore dal laboratorio dell’ospedale Sant’Andrea guidato dal dottor Enrico Battolla, permettendo di individuare potenziali positività che dovranno poi essere ‘indagate’ attraverso l’esecuzione del tampone molecolare. Con il test antigenico non solo aumenteranno le diagnosi – l’equipe scuola di Asl5 esegue dai 40 ai 70 test molecolari ogni giorno –, ma i referti saranno più rapidi e permetteranno proprio al Dipartimento di prevenzione di gestire al meglio le eventuali quarantene legate alle classi frequentate dai casi positivi.

E sempre ieri, la Regione Liguria ha aperto all’esecuzione dei test rapidi anche negli studi dei medici di famiglia, dopo l’accordo con l’Ordine. Gli esami saranno realizzati in spazi predisposti dalle Asl, negli studi dei medici di base (se adeguati allo scopo), o in alcuni casi direttamente a domicilio. Per i pazienti i test saranno gratuiti. "È un’attività di sanità pubblica svolta in collaborazione con la medicina territoriale", ha spiegato il commissario di Alisa, Walter Locatelli, che ha aggiunto anche che a breve sarà siglato un accordo analogo con i pediatri di libera scelta. In Prefettura alla Spezia si è invece tenuta la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per affrontare i temi legati al Covid-19 alla luce del nuovo decreto del governo. Una riunione che è stata l’occasione per fare il punto sui dispositivi di controllo e prevenzione, e sulle strategie di monitoraggio. Confermati i servizi dedicati al controllo della movida, ma nel mirino finiscono anche le fermate dell’autobus, troppo affollate negli orari di punta. La polizia municipale si occuperà anche di verificare il rispetto delle misure davanti ai plessi scolastici. Nell’ultimo mese – che ha visto lo Spezzino e in particolare il capoluogo interessati dalle misure restrittive imposte dalla Regione per bloccare la diffusione di un focolaio –, sono state controllate seimila persone: di queste, 35 sono state sanzionate per mancato rispetto delle disposizioni, tre invece quelle denunciate per aver violato l’obbligo di quarantena disposto da Asl5. Nell’ambito dei controlli agli esercizi commerciali, sono state controllate circa 400 attività: per cinque è scattata la multa, per una la chiusura temporanea.

Matteo Marcello