Tecnoarte e interazione al Camec Mostra sul net artist Giacomo Verde

In programma oggi l’apertura del nuovo allestimento sul processo creativo delle opere dagli anni ’90

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Inaugura al Camec un nuovo capitolo della mostra ‘Liberare Arte da Artisti. Giacomo Verde artivista’. Tecnoarte e Interazione, il fulcro della nuova sezione espositiva, dedicata al primo net artist italiano, curata specificamente da Andreina Di Brino (Università di Pisa) con la collaborazione di Anna Maria Monteverdi (Statale di Milano) e Sandra Lischi (Università di Pisa). L’allestimento, che si apre alle 17 di oggi, si concentrerà più che sul prodotto artistico, sul processo creativo che sta alla base della realizzazione delle video-opere analogiche e interattive, ideate e realizzate da Verde a partire dagli anni ‘90, grazie all’esposizione inedita dei disegni preparatori, dei materiali di studio, dei progetti e delle grafiche che correderanno le opere in mostra. Diverse le traiettorie artistiche di questo allestimento ad hoc che vedrà anche, nel corso della nuova vernice, la presentazione della ristampa del libro curato da Silvana Vassallo, ‘Giacomo Verde. Videoartivista’, edito da Ets nel 2018, contenente testi di Andreina Di Brino, Marco Maria Gazzano, Sandra Lischi, Francesca Maccarrone, Anna Maria Monteverdi e, ovviamente, Silvana Vassallo. Copie del volume saranno anche a disposizione del pubblico. Purtroppo l’autrice è scomparsa di recente e proprio alla sua figura di studiosa sarà dedicata questa nuova inaugurazione.

Presenti il marito, il professor Fabio Panzieri e la figlia Giuditta. La seconda importante novità della serata sarà il disvelarsi dell’unica installazione inter-net-attiva conservata della lunga carriera di Verde, prestito dal Museo Ma*Ga di Gallarate, dove è tuttora conservata, dal titolo ‘Reperto AntropoLogico Uno Nove Nove Sette’. Infine farà parte del nuovo allestimento anche la prima opera di net art italiana di Giacomo Verde intitolata X-8X8-X.net. Al Camec sarà in visione l’opera di net art restaurata e ai primi visitatori che ne faranno richiesta, sarà regalato il libretto dell’epoca, che accompagnava l’opera interattiva, mentre verrà proposta la videodocumentazione relativa, con la regia di Giuseppe Baresi.

Marco Magi