
Il nuovo coach Tarros Davide Diacci
Ancora qualche giorno nella sua Modena prima di trasferirsi armi e bagagli in riva al Golfo. "Sì, spero di respirare un po’ di più rispetto alla calura emiliana" ci dice speranzoso dall’altra parte del telefono Davide Diacci, nuovo coach dello Spezia Tarros che tra due mesi inizierà la stagione, la seconda, in B Interregionale ancora nel girone toscano. Con Diacci facciamo dunque il punto della situazione a mercato chiuso.
Della squadra della scorsa stagione restano solo in due, Carpani e capitan Fazio, ma sicuramente parte un pochino avvantaggiato avendo già allenato play e pivot (Merlo e Dias, ndr.), che sono i due spot per i quali una volta si diceva di costruire attorno la squadra, e che lei conosce molto bene. Ce ne parli un po’.
"Si, anch’io penso che la costruzione di una squadra debba partire dal play e dal centro. Lalo (Merlo, ndr.) è un giocatore di esperienza, un vincente, bravo a leggere e a prendere vantaggio per far segnare se stesso e i compagni. In una squadra relativamente giovane come la nostra, avere un secondo allenatore in campo come lui è una garanzia. Matteo (Dias) è stato con me tre anni, sa bene cosa gli chiederemo in campo, ha lavorato sodo per portare il suo gioco a un livello sempre più alto. Non è un caso che abbia già vinto due campionati, innanzitutto è una persona di elevato spessore umano".
E di Morciano, Gogishvili e Pettinaroli che ci dice?
"Sono i giocatori che volevamo avere, sono contento del loro ingaggio. Francesco (Morciano) ha esperienza e un tiro da 3 punti che ci sarà molto utile, gli ho detto che vorrei che giocasse come un esterno, da subito ha dimostrato disponibilità a fare ciò di cui la squadra ha bisogno. Andrea (Pettinaroli) e Tengo (Gogishvili) hanno qualità importanti, penso che debbano lavorare sodo con l’ambizione di raggiungere in futuro livelli più alti, spetterà anche a me accompagnarli in questo percorso".
Alla fine, del quintetto della stagione scorsa è rimasto Carpani, un giocatore che sembra molto adatto alla sua filosofia di pallacanestro.
"Cercavamo un giocatore con le sue caratteristiche, sono convinto che possa fare molto bene. Ha punti nelle mani, ottimo difensore sulla palla, ma soprattutto va in battaglia senza risparmiarsi. Se rimane sereno e concentrato questo potrebbe essere l’anno del suo salto di qualità".
So che tutti gli altri si vogliono farsi trovare pronti.
"Si stanno allenando tutta l’estate duramente, e non è per nulla scontato, soprattutto per chi viene da otto ore di lavoro giornaliere. Ragazzi dall’alto profilo umano. E poi c’è il nostro capitano. Ci aspettiamo molto da lui, dentro e fuori dal campo".
Infine: obiettivi della stagione?
"Innanzitutto il nostro obiettivo è arrivare ad avere una identità chiara e un modo di lavorare consolidato, credo che i risultati siano una conseguenza di questo. Pensiamo un passo alla volta, vogliamo arrivare tra le prime sei del campionato".
Gianni Salis