MARCO MAGI
Cronaca

’Svisti e mai visti’, Cimino inaugura una personale al circolo Fantoni

‘Svisti e mai visti’ è il titolo della mostra personale di Cosimo Cimino che il Circolo Fantoni ospiterà nella...

L’artista Cosimo Cimino

L’artista Cosimo Cimino

‘Svisti e mai visti’ è il titolo della mostra personale di Cosimo Cimino che il Circolo Fantoni ospiterà nella sua sede di Galleria Adamello 31 a partire da oggi, quando inaugurerà alle 18. Nulla del linguaggio pop e della prolifica produzione più conosciuta. Perché nella sua lunga attività pittorica Cimino si è sempre confrontato con tante tipologie espressive, e quindi saranno esposte una serie di opere datate dalla prima metà degli anni ’70 alla fine degli anni ’80. "Come si evince dal titolo della mostra – spiega Alberto Grassi, presidente del Fantoni – le opere esposte appartengono ad una produzione limitata del maestro e meno conosciuta quindi per la rarità, per il loro valore artistico e collezionistico di grande interesse". La mostra, curata da Andrea Brandi e presentata da Giovanna Riu, proseguirà fino al 14 giugno. Nato a Cefalù nel ’39 e diplomato all’istituto statale d’arte di Palermo, già nel 1957 Cimino si trasferì in Calabria per insegnare; poi nel 1962 la sua marcia di trasferimento proseguì fino alla Spezia, dove attualmente risiede. Cimino viene accolto nel gruppo degli artisti più affermati della città che in quegli anni, tra l’altro, ospitava il prestigioso ‘Premio di pittura Golfo della Spezia’. Fu tra i fondatori, nel 1968, del gruppo ‘Il Gabbiano’ e dell’omonima galleria. Muovendosi in un’area vicino al concettuale, sviluppa la sua ricerca utilizzando mezzi diversi, spaziando dalla pittura all’assemblaggio, dalla fotografia al librismo, giovandosi di una versatile e spiccata manualità. La sua poetica indaga la contrapposizione fra l’ordine e il disordine come segno delle contraddizioni dell’uomo e mira a rovesciare il processo pop, convertendo i residui del consumo di massa in supporti per la realizzazione di immagini d’impronta pittorica, per farne infine oggetto di raffigurazione, con un atteggiamento sempre ironico e spesso irriverente (con leggerezza) nei confronti della realtà. Entrata libera. Info: 0187 1780909.

m. magi