Stefano Tabone è il quinto assessore della giunta arcolana. Dopo la decisione di Paolo Magliani di non entrare in giunta e di rispedire al mittente, la sindaca Monica Paganini, le deleghe offerte, per qualche settimana l’amministrazione arcolana ha potuto contare solo su quattro assessori: Gianluca Tinfena, Massimiliano Nardi, Sara Luciani e Camilla Monfroni. L’attesa per la nomina del quinto membro della giunta si stava protraendo da alcuni giorni, e il nome di Tabone, ex amministratore con il sindaco Nardi, impegnato nell’associazionismo, circolava già da tempo. Stefano Tabone, classe 1957, di Baccano, è consigliere indipendente nella maggioranza, con 116 preferenze, sesto in ordine di espressione di voto. Di lui, se Paolo Magliani avesse accolto il ruolo di assessore, si parlava anche come papabile presidente del consiglio comunale. Le sue deleghe saranno la Sanità, l’ inclusione e la partecipazione e la sicurezza sul lavoro.
"Dedicare una delega alla partecipazione e alla coesione sociale è un punto fondante e distintivo della nostra proposta di governo del Comune - spiega il sindaco Monica Paganini -. Il tema della sanità pubblica, territoriale e delle prestazioni di base, deve tornare al centro dell’azione amministrativa, la sicurezza sul lavoro è un impegno di estrema necessità". Nella pratica Tabone dovrà avrà attivarsi a far rinascere i comitati di zona, tenere costantemente i rapporti con le nuove realtà di partecipazione che nasceranno, azione fondamentale per rendere credibile ed efficace il progetto stesso. In merito alla salute pubblica, è sempre il primo cittadino a specificare l’importanza di questa delega: "Occorre lavorarci ogni giorno, a tempo pieno come abbiamo promesso alla comunità: un presidio territoriale della salute deve tornare ad essere la priorità dei nostri impegni sul territorio". Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Tabone dovrà tenere i rapporti con le strutture e con i preposti per mantenere al meglio gli obiettivi contenuti nella norma. "E’ un impegno da assumere con costanza e motivazione - conclude il sindaco Paganini -. La norma non si applica da sola e la sua applicazione è tanto più efficace quanto è più salda la cultura e l’autorevolezza di chi la deve osservare".
Cristina Guala