Superenalotto, vincita milionaria. L'identikit tra indizi e probabilità

Su 120 giocatori abituali al Superenalotto, la metà è fatta di dipendenti del Muggiano e del Sanlorenzo

Vinti 67 milioni di euro a Romito Magra

Vinti 67 milioni di euro a Romito Magra

La Spezia, 29 gennaio 2020 - Il toto-milionario impazza a Romito Magra e così in tutta la provincia della Spezia. Non esistono identikit. Ma ipotesi ancorate alla statistica, al calcolo delle probabilità che ha un suo peso nell’esercizio mentale di risalire all’uomo o alla donna baciati dalla fortuna al SuperEnalotto della Sisal.

Ci accompagna nel ragionamento Riccardo Rocchi, titolare - insieme alla moglie Daniela Rolandelli e alla sorella di lei, Lorella - dell’edicola-tabaccheria «Il quadrifoglio», teatro della vincita da 67 milioni e 218mila euro: «La quattordicesima in ordine di importanza nella storia delle lotterie italiane» dicono all’Agipronew, l’agenzia di comunicazione specializzata. Torniamo a Riccardo.

Ha calcolato quante persone hanno puntato questa volta al Superenalotto?

«No, non ho ancora avuto tempo».

Giocatori abituali? «Circa 120, sparsi nei vari giorni deputati alle puntate».

Composizione della torta? «La meta è costituita, per lo più, da dipendenti dei cantieri navali: stabilimento del Muggiano, Sanlorenzo, eccetera. Tutte persone in transito».

Quanti abitanti di Romito Magra abituali giocatori? «Sulla quarantina».

Turisti? «In questo periodo dell’anno non circolano».

Altre tipologie di giocatori? «Pendolari, tutta gente semplice, che fatica a vivere».

Lei si è fatto un’idea di chi possa essere il vincitore? «No. Il quadro è articolato. Impossibile dirlo, al netto della riservatezza che comunque s’impone»».

Ma sul piano delle probabilità?

«Beh, la prevalenza è quella degli operai dei cantieri navali»

Età? «Di tutte le età lavorative»

Donne? «Anche».

Nessuno che si sia palesato di nascosto, magari per il semplice fatto di ringraziarvi? «Per il momento no. Penso sia frastornato».

Sì, una tempesta emotiva quella montata nel cervello e nell’anima del vincitore. Che fare? Mi riconosceranno? Come muovermi con parenti e amici? Sul lavoro? Roba ad andare in ansia, anche in ordine alle precauzione da avere per conservare il «titolo» della vittoria: la schedina con la sestina centrata. E’ solo quella che fa prova per passare all’incasso. Un tesoro che può suscitare appetiti esterni, là dove la voce si diffonde, col rischio di addivenire ad impossessamenti violenti. Anche per questo c’è chi ritiene che non sia il caso mettere sul mercato possibilità di vincite personali così alte. E’ l’avvocato Giovanni Pardi, uomo di cultura e di grande sensibilità sociale. «Sarebbe meglio che fossero ammissibili solo giocate di gruppo, con quote divise fra le persone. La soddisfazione economica sarebbe diffusa, i riflessi sulla comunità allargati, si favorirebbe la distribuzione della ricchezza». Intanto è caccia aperta a mister o miss SuperEnalotto.

Corrado Ricci

 

 

 

Tante persone di passaggio e tanti pensionati del posto: sono tutti in coda per giocare una schedina del Superenalotto. La tabaccheria Quadrifoglio di Romito Magra, dove ieri sono stati vinti 67 milioni è preso d'assalto. «È tutto un via vai da questa mattina di persone, giocano e chiedono se il fortunato si è fatto vivo. Per ora non si è fatto sentire. Ma spero che pensi a chi è in difficoltà, perché con una cifra così... E magari anche a noi», dice Riccardo Rocchi, che insieme alla moglie Daniela e alla cognata Lorella Rolandelli gestiscono la tabaccheria della vincita milionaria avvenuta con una schedina da 2 euro.

Il vincitore? «Un operaio o un pensionato, qualcuno del posto» è l'idea dei gestori del negozio. Davanti alla tabaccheria il Quadrifoglio passa la Provinciale che da Lerici porta a Sarzana. La frazione di Romito Magra, nel comune di Arcola, non ha mai visto una vincita importante. «Lo scorso anno, a marzo, qui sono stati vinti 100 mila euro con il concorso 10 e lotto. Ma mai una somma così», dice Riccardo.

«Ci metterei a posto tante persone, se li avessi vinti io. A cominciare dai miei nipoti», dice una pensionata che si affaccia sulla porta della tabaccheria. «Speriamo che il vincitore aiuti tante persone. Io se vincessi farei beneficienza. Poi comprerei lo Spezia» sogna un altro avventore. «Mi ha chiamato mio figlio - dice un pensionato - invitandomi a controllare la schedina. Mi è preso un colpo: ma già dal primo numero ho capito che il fortunato non ero io».

Stamani anche la sindaca Monica Paganini è arrivata per congratularsi e sapere. Tutti vogliono vedere la matrice fortunata. «Vengono giocate dalle 300 alle 400 schedine ogni settimana qui. Siamo i primi a fare un 6 in Liguria: siamo contenti» sorride Riccardo. Intanto entrano persone che vogliono giocare, nonostante la Dea Bendata sia passata solo poche ore prima da questa periferia di provincia.

«È una cifra che fa quasi paura, speriamo che chi l'ha vinta ne faccia buon uso. Noi del Quadrifoglio siamo contenti di aver portato fortuna». La piccola frazione di Romito Magra era già stata baciata dalla fortuna. Vicino alla tabaccheria il Quadrifoglio c'è il Bar Centrale, altro punto vendita della Sisal dove il 30 ottobre 2018 un pensionato settantenne si era aggiudicato un vitalizio da 3000 euro al mese per 20 anni con una schedina da 2 euro al Win for Life. A marzo del 2019 una vincita di 100 mila euro, al 10eLotto, sempre al Quadrifoglio. In paese è caccia al nuovo Paperone.