REDAZIONE LA SPEZIA

Strada vecchia, brutta e pericolosa: "I lavori? Aria fritta. Serve ben altro"

Stefano Faggioni da anni si batte per una soluzione al traffico della Napoleonica. "Ma nessuno ascolta". Caduto nel vuoto il progetto di una nuova viabilità. "Le porte delle case direttamente sulla carreggiata".

Si sta battendo da diversi anni per trovare una soluzione al traffico e pericolosità della Napoleonica. E anche qualche mese fa Stefano Faggioni è stato il promotore della raccolta firme inviata al Prefetto nella quale oltre alle problematiche legate al rigassificatore di Panigaglia. Ma i risultati delle sue battaglie, supportato dagli abitanti di Cadimare e Marola, a che punto sono? L’avvio dell’intervento di messa in sicurezza partito ieri è un segnale importante ? "Siamo all’aria fritta – risponde sconsolato Stefano Faggioni – e sono troppi anni che lo sto dicendo. Occorre realizzare un’altra strada per la quale (a mie spese) avevo anche fatto sviluppare un progetto che non solo avrebbe sollevato dal traffico la Napoleonica rendendola meno pericolosa, ma da questo studio ne avrebbe beneficiato pure la città. Invece non lo vogliono proprio fare". Anche nella recente lettere inviata al Prefetto della Spezia dopo l’incidente che ha coinvolto l’impianto di Panigaglia è stata nuovamente evidenziata la criticità della Sp 530. "Proprio per ricordare – prosegue – che questa strada tortuosa e ipertrafficata da tutti i tipi di veicoli è stata realizzata nel 1875 ed era soltanto a scopo militare. Poi è stata ampliata nel 1905 ma è rimasta tale e quale da allora senza marciapiedi, priva di aree per la sosta e le corsie sono estremamente ridotte. Senza dimenticare che ci sono abitazioni con le porte di ingresso direttamente sulla carreggiata".

Le risposte però tardano ad arrivare. Ma perchè ? "Semplicemente perchè questa strada non la vuole nessuno, basti vedere il continuo rimpallo tra Comune, Provincia e Anas. Non è soltanto pericolosa per il transito rendendo prigioniere due frazioni ma lo è anche per Snam, tanto che volendo rendere idoneo l’impianto di Panigaglia per caricare le cisterne di Gnl, ha chiesto e ottenuto di trasferire le autocisterne via mare".

Una strada pericolosa e l’impianto di Gnl dunque restano forzatamente unite in un rapporto proprio al limite ? "Secondo la direttiva Seveso III – conclude Stefano Faggioni – occorrono soluzioni alternative e questo lo abbiamo chiesto anche al Prefetto della Spezia allegando un centinaio di firme. La strada Sp 530 è adeguata per raggiungere oppure lasciare lo stabilimento? I cittadini interessati sanno come comportarsi e cosa fare in caso di allarme ? Ci sono ancora troppe situazioni da risolvere".

Massimo Merluzzi