Storia di morte e Ferocia. Il romanzo di Lagioia sale sul palcoscenico

Dall’anteprima agli Impavidi alla prima nazionale al Romaeuropa Festival. Lo spettacolo da oggi a Genova con la compagnia VicoQuarto Mazzini.

Storia di morte e Ferocia. Il romanzo di Lagioia sale sul palcoscenico

Storia di morte e Ferocia. Il romanzo di Lagioia sale sul palcoscenico

Dopo un primo studio alla Sala Mercato (nell’ambito del progetto di residenze artistiche denominato Factory) l’anteprima nazionale al Teatro degli Impavidi di Sarzana e l’acclamata prima nazionale all’ultima edizione di Romaeuropa Festival, ‘La ferocia’, diretto da Michele Altamura e Gabriele Paolocà arriva a Genova, al Teatro Gustavo Modena da oggi a domenica. ‘La ferocia’, il romanzo del contemporaneo Nicola Lagioia (Premio Strega 2015), prende vita per la prima volta sul palcoscenico grazie alla compagnia VicoQuarto Mazzini e alla coproduzione del Teatro Nazionale di Genova con Scarti, nuovo Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione con sede alla Spezia, che ha curato la produzione esecutiva, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Lac Lugano arte e cultura, Romaeuropa Festival, Tric Teatri di Bari. La vicenda è ambientata in una Bari scossa dalla misteriosa morte di una giovane donna, figlia di un’influente famiglia locale. Per tutti sembrerebbe un suicidio, ma è davvero questa la verità? Una saga familiare in cui le colpe dei padri si specchiano nelle debolezze dei figli. Un bestiario che racconta della nostra incapacità di sopprimere l’istinto di prevaricazione. Una storia dalle forti tinte noir, ricca di personaggi indimenticabili, nella quale vengono indagati i legami di sangue e la violenza, la ragione e le pulsioni, l’ascesa e la rovina all’interno di una famiglia (e di una società) fortemente patriarcale. Non è la prima volta che la compagnia pugliese VicoQuartoMazzini (premio Hystrio 2021) si confronta con la letteratura e il lavoro sul romanzo di Lagioia, tra i più apprezzati della narrativa contemporanea nostrana, è un ulteriore passo nella ricerca di temi e linguaggi che facciano riflettere e raccontino le contraddizioni del nostro quotidiano.

"Nel pensare la regia dello spettacolo – scrivono i registi Altamura e Paolocà – abbiamo scelto di mettere al centro, nella sua assordante assenza, il corpo di Clara, chiuso nello sguardo di tutti quelli che hanno creduto di poterlo possedere. Intorno, l’abissale e cruenta vanità del potere rappresentata dagli altri membri della famiglia e da coloro che sono coinvolti nei loro affari. A fare da contraltare un figliastro tornato come un Oreste contemporaneo a gridare vendetta e un giornalista ossessionato dalla fame di verità e dall’amore per la terra natia. Ci siamo concentrati sull’animalità che avvolge gli spazi e guida le azioni dei personaggi, nelle trame di una rigidità altoborghese farcita di ritualità sociali di facciata. E lo spettacolo intende ribaltare continuamente due piani, coinvolgendo lo spettatore in uno shock visivo in cui la matrice umana viene contrapposta alla crudele componente animale". Oggi, domani e venerdì lo spettacolo inizia alle 20.30, giovedì e sabato alle 19.30, domenica alle 16.

Marco Magi