
Stop a cessioni del credito "A rischio il settore edile"
Senza una immediata soluzione si rischia il tracollo. E’ netta la presa di posizione di Ance La Spezia. L’associazione dei costruttori edili esprime grande preoccupazione per lo stop alle cessioni dei crediti di tutti i bonus fiscali voluto dal governo. Un provvedimento, sostengono dall’esecutivo, necessario per bloccare il caos che si è venuto a creare in questi mesi intorno agli incentivi ma che per Ance rappresenta invece un fortissimo rischio sia per le imprese sia per i proprietari degli immobili. A livello provinciale i vari bonus edilizi sono stati fondamentali per superare la crisi che da quindici anni affliggeva il comparto, contribuendo a rilanciare un intero settore. Secondo i dati della cassa edile, a livello provinciale le agevolazioni fiscali sono state salvifiche per oltre seicentocinquanta aziende su settecentosettantotto, circa l’ottanta per cento delle imprese del territorio. E dall’attività di queste 650 imprese dipende direttamente il sostentamento di oltre 4500 famiglie, alle quali vanno sommate quelle dell’indotto produttivo e quelle dei liberi professionisti che collaborano con esse. Un decreto-legge, quello approvato il 16 febbraio dal Consiglio dei ministri, che sembra cogliere di sorpresa tutto un sistema, già in allarme per il protrarsi di una situazione di stallo dovuta al caro energia e al rialzo dei prezzi di materiali. Una congiuntura che sta mettendo in ginocchio l’economia di interi territori, dichiara l’associazione, visto il coinvolgimento di tutta la filiera dell’edilizia. Il blocco dell’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici rappresenta il colpo di grazia, condannando definitivamente le aziende a rimanere senza liquidità. I cantieri si fermeranno del tutto, con gravissime conseguenze anche per i proprietari degli immobili che hanno in corso o avevano programmato interventi di ammodernamento delle loro abitazioni. Il ministro Giancarlo Giorgetti, nell’illustrare il decreto, lo ho motivato come essenziale per limitare l’emorragia dei fondi pubblici. Il titolare del dicastero dell’economia ha quantificato un debito, causato dalle finanze utilizzate per sostenere i bonus edilizi, di circa duemila euro per ogni italiano ma ha anche aperto alla possibilità di sbloccare i crediti fiscali incagliati, che Ance calcola in 15 miliardi. Il sistema associativo spezzino si unisce quindi all’appello del proprio Presidente nazionale Federica Brancaccio perché si trovino al più presto soluzioni concrete. Una prima risposta dovrebbe arrivare già lunedì pomeriggio, al termine dell’incontro previsto tra il governo e le varie associazioni di categoria.
VCG