
Presidente della Fidal nazionale, campione dell’atletica, ma soprattutto grandissimo tifoso dello Spezia, Stefano Mei è spezzino doc. Che similitudini e...
Presidente della Fidal nazionale, campione dell’atletica, ma soprattutto grandissimo tifoso dello Spezia, Stefano Mei è spezzino doc.
Che similitudini e quali differenze vede tra lo Spezia di Italiano e quello di D’Angelo?
"Le assonanze sono molte, a cominciare dalla compattezza del gruppo, l’intensità dei match e il provarci fino ad oltre il 90’. Un dato comune che è la forza dello Spezia. Il modo di giocare è differente, ma la ricerca ossessiva del sacrificio che tutta la squadra fa per divenire un unico elemento unito, è sullo stesso piano".
Quale potrebbe essere l’arma vincente dello Spezia nella doppia sfida con la Cremonese?
"La Cremonese gioca un buon calcio. Ma quando sento che non è quella della gara di andata, quando gli aquilotti dominarono allo Zini, dico che pure lo Spezia non è quello dello scontro ritorno, a mio avviso il più pazzo e il meno... da Spezia, disputato dagli aquilotti. L’arma vincente quindi? Giocare da Spezia".
Nelle tre stagioni di Serie A è riuscito a vedere delle partite?
"Molte, pure quelle a Cesena all’inizio e anche in trasferta. Ho ancora negli occhi e nel cuore la prima in Serie A, Spezia-Sassuolo 1-4 al Manuzzi, il 27 settembre 2020. Ce la giocammo. Riuscire a stare nell’olimpo calcistico è sempre stato il nostro sogno: lì abbiamo vinto 3 volte su 6 contro il Milan, 1 su 6 con l’Inter, manca la Juve, ma se ci sarà l’occasione, di sicuro".
Se dovesse succedere, cosa avrà di diverso questo secondo atto di A per Spezia?
"Intanto, perché non essendo la prima volta, sarà necessariamente differente. Questa poi sarà la prima volta con il pubblico, all’esordio fu avvincente, ma un campionato meno partecipato. La tifoseria è maturata, nella presenza allo stadio anche quando la squadra non va bene".
E per lei?
"I miei colleghi presidenti sanno tutti che sono tifoso dello Spezia, a cominciare da Gravina (numero 1 della Figc) che mi prende in giro, in senso buono, per questa mia passione. In A, ad esempio a Roma e Milano, sarei in tribuna".
Sogna uno Spezia che possa raggiungere le parti alte della classifica della A?
"Se ci sono riusciti Atalanta e Sassuolo, lo Spezia può stare nella parte sinistra della classifica"
Marco Magi