
L’allenatore Luca D’Angelo vorrebbe confermare il suo impegno con il club bianco ma vuole rassicurazione sulla volontà della società di investire sul futuro
Oggi mister Luca D’Angelo si incontrerà, come da programma, con l’ad Andrea Gazzoli e il ds Stefano Melissano, per approfondire i programmi sportivi del club. Lo Spezia vorrebbe continuare ad affidare al valido tecnico abruzzese la guida della squadra aquilotta che disputerà il trentesimo campionato cadetto della sua storia. Dal canto suo l’Omone, intervistato a Radio Sportiva, non ha nascosto il suo pensiero: "Ho il contratto con lo Spezia, la mia priorità è ovviamente il club bianco. Dovrò parlare con la società per capire se vorranno tenermi e poi occorrerà vedere se le idee di calcio collimeranno".
La società vuole quindi D’Angelo, quest’ultimo vuole lo Spezia, nel mezzo ci sono però i programmi sportivi da sviscerare e analizzare nel dettaglio. Com’è giusto che sia. Dopo lo straordinario campionato appena concluso, in considerazione delle dichiarazioni ambiziose del patron Thomas Roberts e del presidente Charlie Stillitano, non sarebbe credibile agli occhi dei tifosi stabilire come obiettivo la salvezza, come accaduto lo scorso anno. Ovvio che il popolo aquilotto si attenda, come minimo, il traguardo dei play-off, per poi puntare magari alla promozione diretta la stagione successiva, ne consegue la necessità di pianificare strategie operative che possano portare a costruire una squadra forte e competitiva.
D’Angelo e i dirigenti aquilotti si rapporteranno proprio su questi punti che chiamano in causa aspettative, obiettivi e programmi, questi ultimi di breve-medio medio termine, per conquistare quella Serie A sfuggita di un nulla, ma che è dichiaratamente nei focus del club. Se le linee operative delle parti in causa coincideranno, D’Angelo guiderà lo Spezia per il terzo anno consecutivo, diversamente le strade si separeranno. Di sicuro, la squadra che ha chiuso la regular season al terzo posto, se sarà rinforzata con innesti di assoluta qualità, potrà ambire ai vertici, pur al netto di qualche preventivabile uscita eccellente come quelle di Salvatore Esposito e Wisniewski e quelle scontate di Bertola e Pio.
A conti fatti, la squadra ha già una struttura portante di qualità: la porta è blindata con Sarr, Mascardi, Chichizola, in difesa Mateju, Vignali, Hristov, Aurelio (sarà riscattato alla cifra di 400mila euro dal Palermo), con i giovani Giorgeschi e Benvenuto, assicurano qualità, al pari di Bandinelli, Nagy, Cassata, Elia, Candelari a centrocampo, Di Serio, Lapadula e Soleri in attacco. Dalla campagna acquisti arriveranno due centrali difensivi, un esterno sinistro, una mezzala, un regista se Salvatore Esposito partirà e due attaccanti. Sette nuovi innesti di spessore in grado di confermare gli elevati standard qualitativi attuali se non, addirittura, di migliorarli.