
Al via la mostra ’Da colore a colore’, a destra l’artista romena Patricia Dinu
Da Bellani a Dinu, ‘Da colore a colore’. Come il titolo della mostra che oggi, alle 18, verrà inaugurata nello Spazio Startè. L’esposizione in piazza Europa 16, ospita una selezione di opere del maestro Gino Bellani, a cui è stata dedicata dal Comune di Pignone la residenza per artisti finanziata con i fondi del bando Borghi del Mic grazie al Pnrr (ideata dall’associazione culturale Startè) e di Patricia Dinu, prima artista ospite in residenza. "Questa mostra – precisa il curatore Paolo Asti – oltre a permettere di approfondire, sotto il segno del colore, il lavoro di due artisti, vuole raffigurare il passaggio di testimone tra la rappresentazione della Val di Vara, di Pignone, e più in generale del territorio spezzino, realizzata dal professor Gino Bellani nel corso della sua lunga carriera, e il lavoro che compirà Patricia Dinu, secondo le tecniche che ha messo in atto per le opere che ha realizzato sulla costa Nord Ovest degli Usa in New Messico. Ringraziamo il Comune di Pignone, il sindaco Ivano Barcellone, per la concessione del patrocinio all’iniziativa".
Artista interdisciplinare, nata in Romania, che vive e lavora tra l’Italia e gli Stati Uniti, Dinu unisce alla rappresentazione fotografica naturalistica, realizzata in bianco e nero, il colore grazie al suo successivo intervento pittorico realizzato con tecniche diverse tra cui acquerello sulla stampa fotografica. "Proprio questa particolare modalità artistica sarà messa in atto durante la residenza a Casa Bellani a Pignone, nei prossimi mesi, fino a realizzare un vero e proprio lavoro site specific, che sarà oggetto di una mostra successiva dedicata interamente all’artista". Pignonese, classe 1908, Bellani, dopo gli studi all’istituto Nautico, a18 anni decide di andare in Sud America in cerca di fortuna, dove per cinque anni conduce una vita avventurosa. Ritornato in Italia, si iscrive all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e, quindi, all’Accademia Albertina di Torino, dove si diploma nel 1937. Dal 1939 al 1969 è insegnante di Educazione artistica e Storia dell’arte nelle scuole di istruzione secondaria.
Combatte nella Seconda guerra mondiale, viene fatto prigioniero e condotto nel Nord Africa, dove esegue una serie di disegni dal vero, realizzati con mezzi di fortuna. Rimpatriato nel 1945, riprende la sua attività artistica e partecipa a numerose manifestazioni nazionali e internazionali, personali e collettive, riportando premi e riconoscimenti. Oltre ai dipinti a olio, sua produzione di maggior entità, numerose sono le opere di grafica, pastelli, tempere, acquerelli, acqueforti, xilografie, litografie, chine. La mostra resterà aperta fino al 28 giugno. Info per orari di visita: 0187 875839 o a [email protected].
Marco Magi