Non saprei bene come definire questo libro, ma di sicuro ’Spacciatore di libri’ (di Rosario Esposito La Rossa, ’Marotta e Cafiero editori’) è un libro sul cambiamento. Scritto non con inchiostro ma con le lacrime versate da tutti coloro che hanno pianto sui familiari innocenti uccisi nelle faide, come il cugino di Rosario, Antonio Landieri, ammazzato due volte: prima dalla camorra e poi dai giornalisti per cattiva informazione. Non è un libro che parla di rivoluzione, ma è esso stesso rivoluzione.
Vi si racconta di come sia nata la Scugnizzeria, vera rivolta di Scampia: un luogo dove si pubblicano libri, si recita, si fa associazionismo dando lavoro anche a persone diversamente abili, si è aperto un bar dove i giovani possono ritrovarsi. E così Rosario, da scugnizzo che chiede permesso allo spacciatore per entrare in casa è diventato scrittore, cavaliere della Repubblica e soprattutto alfiere di una rivoluzione. Non vi sembra questo un cambiamento? Leggendo questo libro imparerete che Napoli non è solo spaccio e morte, ma anche cultura: la cultura di sorridere davanti alla morte, di lodare l’inno della vita con "semplicità e passione".