REDAZIONE LA SPEZIA

Sicurezza, un mare di norme La nuova disciplina organica varata dalla Capitaneria di porto

Il comandante Ducci: "La responsabilità come fondamento del piacere dell’andar per mare". Misure valide tutto l’anno in previsione della fruibilità crescente anche nella bassa stagione.

Sicurezza, un mare di norme La nuova disciplina organica varata dalla Capitaneria di porto

Le avvisaglie sono quelle di estati assai movimentate in mare e a seguire, complici i cambiamenti climatici, basse stagioni sempre più calde e nauticamente intense. Ciò a fronte di un parco barche ’stanziali’ – tra Golfo della Spezia, Cinque Terre e fiume Magra – che ha svalicato quota 10mila, a cui da luglio a settembre, sono da sommare le barche in transito provenienti da fuori.

Le prospettive hanno indotto il comandante della Capitaneria di porto Alessandro Ducci a varare una disciplina organica che, nel circondario marittimo di competenza, abbraccia tutti i 365 giorni dell’anno, al di là della rituale ordinanza "balneare".

"La stagione estiva 2023 si apre con un’importante novità dal punto di vista normativo in merito alla sicurezza di bagnati, subacquei e diportisti" annuncia il numero uno della Guardia costiera spezzina.

Cosa succede?

"A decorrere da domani entreranno in vigore la nuova Ordinanza di sicurezza balneare ed il Regolamento sulla disciplina del Diporto Nautico. Le nuove norme sono state messe a punto al termine di un’attenta e congiunta valutazione che ha visto coinvolti i Comuni rivieraschi e le associazioni di categoria, oltre agli Uffici Locali Marittimi di Foce del Magra, Lerici, Levanto e Portovenere".

Una trattativa?

"Un percorso costruttivo. Nell’iter istruttorio sono state valorizzate tutte le proposte e le osservazioni pervenute dai vari soggetti coinvolti, per risolvere le criticità riscontrate dagli operatori di settore nel corso dei precedenti anni e contemperare le loro necessità col perseguimento del prioritario interesse istituzionale della salvaguardia della vita umana in mare".

In vista obblighi e divieti...

"Quanto era già in vigore e quanto si è reso necessario alla luce dell’entrata in scena dei mezzi nautici di nuova generazione e delle norme generali in materia di locazione a noleggio entrate in vigore nel settembre 2021. Il filo conduttore è quello del richiamo alla responsabilità per evitare che quello che è un piacere si trasformi in un dramma per sé e per gli altri. Ciò a maggior ragione in ambiti ristretti di intenso traffico, vista la molteplicità di fruizioni delle acque nel golfo, tra attività portuale e trasporto turistico con le quali deve convivere il diporto nautico".

Un esempio?

"In materia di velocità da tenere negli specchi acquei di porti e approdi, abbiamo evitato di indicare un limite di nodi; parliano di velocità ridotta al minimo indispensabile per la manovra e il buon governo del mezzo nautico".

Per una cognizione puntale delle regole del gioco occorre leggere le ordinanze (di 28 e 13 pagine) sito internet https:www.guardiacostiera.gov.itla-speziaPagesordinanze.aspx.

Qui, qualche pillola. A tutte le unità da diporto, è vietato sostare ed ormeggiare alla fonda nel raggio di 100 (cento) metri dall’imboccatura dei porti e degli approdi e comunque, intralciare l’entrata e l’uscita di navi dal porto. Inoltre è vietato avvicinarsi e mantenersi: a meno di 100 metri dalle navi alla fonda, a meno di 100 metri dai segnali che indicano la presenza di subacquei; a meno di 5 metri dal perimetro che delimita la concessione degli impianti di mitilicolturaitticoltura. Le unità da diporto in entrata ed in uscita dai canali di ingressouscita dai porti o devono mantenere la dritta rispetto alla mezzeria dell’imboccatura, mantenere la minima velocità tenendo presente che la precedenza spetta all’unità in uscita. I concessionari di aree demaniali marittime e portuali nei cui titoli è previsto uno scalo di alaggio ne garantiscono l’utilizzo compatibilmente con gli orari di apertura e la presenza di personale. È vietato l’utilizzo, per l’ormeggio, di boe e gavitelli se non autorizzati. Le unità da diporto ormeggiate nei porti e negli approdi devono essere permanentemente vigilate e custodite da personemembri dell’equipaggio, individuati dal comandanteproprietario eo dal soggetto che ne ha la disponibilità in base ai vigenti contratti di utilizzo o da dipendenti dei gestori delle aree in delle aree in concessione in grado di intervenire per fronteggiare eventuali situazioni di pericoloemergenza.

Corrado Ricci