MATTEO MARCELLO
Cronaca

Croce rossa di Follo. La decisione di Cresci : "Rassegno le dimissioni"

La lettera è stata protocollata lo scorso 24 aprile, e poi affissa alla bacheca della sede di piazza Garibaldi: Valter...

La lettera è stata protocollata lo scorso 24 aprile, e poi affissa alla bacheca della sede di piazza Garibaldi: Valter Cresci ha rassegnato le dimissioni e non è più il presidente del comitato follese della Croce rossa. Un addio non senza polemiche, quello messo nero su bianco dallo stesso Cresci nella missiva in cui annuncia la volontà di dimettersi e in cui si ricorda l’enorme sforzo compiuto per rilanciare, dal 2018 – anno della sua nomina a presidente – il comitato della Croce rossa di Follo. Dimissioni, quelle di Cresci, rassegnate "con un misto di soddisfazione e liberazione" si legge nella lettera, con Cresci che ricorda che "quando ho assunto questo incarico l’associazione versava in una situazione disastrosa: chiusa con debiti e un futuro incerto e buio. Abbiamo affrontato sfide che avrebbero fatto desistere chiunque, eppure con determinazione e lavoro non solo abbiamo risanato i conti e riportato in vita l’associazione ma abbiamo anche raggiunto un traguardo storico: l’acquisto del primo immobile di proprietà, una sede finalmente stabile e soprattutto inclusiva al 100%. Questi risultati parlano da soli – scrive Cresci nella lettera – ma si sa, non tutti sanno riconoscere il valore del lavoro fatto, e c’è sempre chi preferisce remare contro piuttosto che contribuire. A loro lascio volentieri il timone: che possano gestire meglio, o almeno provarci".

Cresci, che ringrazia invece chi ha creduto nel progetto di rilancio della Cri follese, afferma che "ora, con la coscienza pulita e la soddisfazione di chi sa di aver fatto la differenza, lascio questo incarico nella speranza che ci sia sempre un’ambulanza a disposizione della collettività". Lo stesso Cresci ha inoltre annunciato che rimarrà a disposizione del comitato "per portare a termine la costruzione della nuova sede dell’associazione, fino alla chiusura del cantiere e delle procedure burocratiche".

Matteo Marcello