"Siamo stanchi di sopportare questi fumi Pronta una mobilitazione per l’intera città"

L’assemblea pubblica organizzata da una rete di associazioni ambientaliste. Un centinaio i cittadini presenti all’incontro al circolo Arci

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Un esposto alla Procura è il primo passo. Ma nel cassetto i piani per porre un argine all’inquinamento ambientale causato dai fumi che fuoriescono dai camini delle navi sono diversi. Si va da un convegno pubblico per un turismo che rispetta l’ambiente alla mobilitazione di cittadini. Circa un centinaio le persone che ieri pomeriggio si sono date appuntamento al Circolo Arci di via XXIV Maggio per discutere delle iniziative da mettere in campo per far sentire alle istituzioni il proprio peso sulle scelte che coinvolgono la città. A organizzare l’appuntamento una rete di associazioni composta da Circolo Pertini, Cittadinanzattiva, Italia Nostra, Palmaria Aps, Vas La Spezia, Legambiente. Ad aprire l’incontro Stefano Sarti di Legambiente che ha illustrato per sommi capi il superamento dei parametri di legge emersi dalla centralina di Arpal posta in via San Cipriano e da quella mobile. Mentre restano ancora sconosciuti quelli contenuti nel report 2021 perché "non sono ancora stati pubblicati". Ha affrontato anche il problema dell’elettrificazione delle banchine che "porteranno ad una presenza massiccia di navi da crociera". Se ne prevedono 4 contemporaneamente in calata Paita alle quali vanno aggiunte le portacontainer. "La strada – ha aggiunto Sarti – è ridurre le presenze perché diciamolo non ci sono navi a combustibile pulito.." Più tecnico l’intervento di Marco Grondacci, giurista ambientale. L’esperto ha parlato soprattutto di inquinanti e parametri sforati. "Nel 2017 e 2018 si sono sforati i 40 microgrammi al metro cubo annui. Anche solo per precauzione si dovrebbero mantenere i livelli di inquinamento ben al di sotto dei parametri di legge". Una legge che viene definita superata dalla normativa più recente in materia sanitaria che fissa il parametro da rispettare a a 10 microgrammi. E va giù pesante quando parla di elettrificazione delle banchine – "La relazione della Corte dei conti sulla elettrificazione dice che in questo campo siamo ancora all’anno zero". Insomma una situazione piena di incognite e che rischia di trascinarsi nel tempo. Per questo importantissime saranno le prossime azioni messe in campo da cittadini e associazioni. Anche l’esposto che sarà presto inviato alla Procura è fondato sulle relazioni di Arpal. A presentarlo è l’avvocato Valentina Antonini che riferendosi alla relazione dell’agenzia per l’ambiente della Regione e riferita al 2020 sottolinea che nonostante il rilevamento degli sforamenti di inquinanti "non è stata inviata alla Procura". E aggiunge – "Dopo due anni saranno i cittadini a farsene carico".

E per sostenere le iniziative, la rete di associazioni ha deciso di lanciare una sottoscrizione in tutta la città per raccogliere denaro sufficiente per promuovere le molte iniziative che hanno intenzione di mettrere in cantiere per sensibilizzare politici e istituzioni su questo scottante argomento. Poi è partito il dibattito e le proposte dei cittadini presenti. Tra questi c’è chi ha ricordato il prezzo pagato dai cittadini: dalla mancanza di un accesso al mare al pesante tributo della città in fatto di tumori alle vie respiratorie.