All’età di 94 anni si è spento Giorgio Speranza (nella foto), geometra, ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, personaggio chiave del borgo delle Grazie, soprattutto nel dopoguerra quando si dedicò anima e corpo al rilancio della società sportiva Forza e Coraggio. "La società, a causa della carenza di soci, ridottisi a 15, rischiava di sparire. Fu con Giorgio Speranza, eletto presidente, che rinacque e si avviò a spedita alla crescita, grazie al suo ruolo propulsivo e a quello del successore Luigi Bizzi". Il ricordo è di Ettore Bello uno dei ‘nuovi’ tesserati dell’epoca che, insieme a Giorgio, concorse alla rinascita e ai traguardi della società sui campi di calcio, al Palio (con la vittoria del 1951) e anche nella realizzazione della sede sociale tuttora crocevia di sport e socialità. Giorgio, giovanissimo, allora sedicenne, concorse alla lotta di liberazione. “Fu anche arrestato (due giorni di carcere) nel tentativo del regime fascista di contrastare la sua carica ideale" ricorda il figlio Andrea che ha fatto tesoro, insieme fratello Roberto, dei racconti del papà.
CronacaSi è spento a 94 anni Speranza anima della ’Forza e Coraggio’