Sequestrati datteri di mare. Blitz della Guardia Costiera. Sgominata filiera illegale

Indagine partita nell’ottobre scorso, otto persone denunciate a piede libero. Disastro ambientale, inquinamento marino e ricettazione i reati contestati. .

Sequestrati datteri di mare. Blitz della Guardia Costiera. Sgominata filiera illegale

Sequestrati datteri di mare. Blitz della Guardia Costiera. Sgominata filiera illegale

La richiesta della merce c’era eccome, da parte di chi non voleva rinunciare al gusto prelibato dei datteri di mare. E dove c’è domanda esiste sempre un’offerta anche se, come in questo caso, si tratta di un’attività illecita, visto il divieto tassativo di raccolta di datteri di mare. La Guardia costiera spezzina ha smantellato una filiera illegale, denunciando otto persone a vario titolo, con le accuse di ricettazione, disastro ambientale e inquinamento marino, fra chi raccoglieva i datteri e chi li acquistava, pur trattandosi di una specie protetta (nome scientifico ’Lithophaga lithophaga’), sottoposta al regime di tutela internazionale sancito dalla Convenzione Cites. Come noto la raccolta dei datteri di mare è vietata da decenni, essendo possibile solo con l’impiego di picconi, martelli (anche pneumatici), con effetti devastanti per gli habitat rocciosi e sottomarini, in cui gli esemplari nascono e si sviluppano.

Con il coordinamento della Procura della Repubblica, le indagini della Capitaneria sono iniziate nel mese di ottobre 2023, attraverso una complessa attività di appostamenti e pedinamenti (anche di notte), culminata con un primo ed importante sequestro di 2 chilogrammi di datteri, confezionati in due bottiglie di plastica riposte in una scatola di scarpe, nascosta all’interno di un’autovettura. Il prodotto illegale (verosimilmente destinato alle filiere locali di ristorazione) è stato distrutto ed il responsabile denunciato. In una fase successiva, l’indagine è stata ulteriormente allargata e sviluppata, anche attraverso l’intervento del 5° Nucleo subacqueo della Guardia Costiera, alle dirette dipendenze della Direzione marittima di Genova: nel corso di diverse immersioni, è così stato accertato il deturpamento delle scogliere sommerse in diverse zone del Golfo dei Poeti. Alla fine nei guai sono finite 8 persone, tutte indagate a piede libero.

I quantitativi di datteri (anche di pochi chilogrammi), una volta estirpati dalle rocce, vengono dirottati illecitamente sul mercato, attraverso canali sommersi che, spesso e volentieri, si contraddistinguono per la presenza di una vera e propria rete illegale, fatta di raccoglitori, intermediari e consumatori finali. E chi preleva i datteri dal mare sa bene di avere fra le mani qualcosa di valore, benché illecito: un chilogrammo di datteri di mare può arrivare ad un costo che oscilla tra i 100 ed i 150 euro "con guadagni illeciti ben più consistenti per gli esercizi pubblici che propongono e somministrano i datteri di mare ad una clientela fidata e selezionata – spiega la Guardia Costiera – i clienti, d’altra parte, pienamente consapevoli di infrangere la legge, non rinunciano a richiedere e ad assaporare quei pregiati molluschi bivalvi, noncuranti delle pesanti ripercussioni sul degrado dell’ecosistema marino".