
É rimasto in attesa del proprio turno per oltre 40 minuti, in piedi all’esterno dell’ufficio postale. Ma, una volta entrato, sopravanzato da un anziano, si è visto rifiutare persino la richiesta di potersi sedere e riposare in una delle sedie della sala d’attesa, perché dentro all’ufficio erano già troppi e lui doveva rispettare la coda. Risultato? È uscito e si è seduto sul pavimento dei portici. Loris Figoli, primo cittadino di Riccò del Golfo, ribattezzato dai concittadini ‘sindaco bionico’ per via della protesi alla gamba, ancora una volta vittima di quei limiti che ogni giorno cerca di combattere. L’ennesimo episodio è accaduto ieri a Genova, in un ufficio postale del centro, dove si era recato per ritirare la corrispondenza. Figoli, dopo aver atteso decine di minuti all’esterno per via delle restrizioni anticovid, ha atteso il suo turno in piedi, poi è entrato nell’ufficio ma, dopo aver ritirato il numero, si è visto passare alcune persone davanti. Così una delle addette dello sportello, notando l’alta affluenza, ha invitato il sindaco a uscire: a nulla sono valse le richieste di Figoli per sedere in sala d’attesa dopo essere rimasto a lungo in piedi all’esterno dell’edificio: l’addetta è stata inflessibile. "Lì per lì non mi sono arrabbiato più di tanto, mi sono allontanato e seduto all’esterno. Avevo persino i bermuda, impossibile non notare la situazione. E’ l’ennesima riprova che se si prova a vivere normalmente, il rischio di essere trattati in questo modo è dietro l’angolo. E dire che le persone disabili avrebbero anche la precedenza: peccato che il cartello che lo indica sia all’interno dell’ufficio, e non all’esterno".
Matteo Marcello