
Scontro totale su Codeglia. Ora sull’albergo diffuso volano le carte bollate
RICCÒ DEL GOLFO
È ormai scontro totale sull’albergo diffuso del borgo di Codeglia. Sulla struttura – attualmente ferma poichè senza gestione: l’ultimo bando è andato deserto – è destinata a consumarsi una battaglia a colpi di carte bollate tra l’amministrazione comunale e uno dei precedenti gestori. È di questi giorni la decisione della giunta comunale di Riccò del Golfo di autorizzare il sindaco Loris Figoli a presentare alla procura della Spezia una denuncia querela nei confronti di chi aveva gestito la struttura. Una decisione presa a seguito della notifica, al protocollo comunale alla fine del luglio scorso, di un documento firmato da parte dell’ex gestore, indirizzato al sindaco, agli assessori e a tutti i consiglieri comunali, nel quale lo stesso avrebbe attaccato duramente l’operato dell’amministrazione comunale e del primo cittadino. Un documento "ritenuto gravemente lesivo dell’onorabilità, del decoro,dell’immagine e dell’operato di questa amministrazione e, in particolare, della carica del sindaco, il cui contenuto potrebbe integrare ipotesi di reato" si legge nelle motivazioni della delibera approvata dalla giunta comunale. Una lettera dai toni duri che peraltro era stata preceduta nel marzo scorso da un esposto, inviato dallo stesso gestore alla Corte dei Conti della Liguria e per conoscenza al presidente della Regione Liguria, al consiglio regionale e al Dipartimento sviluppo economico regionale: un documento corposo in cui è stato chiesto di verificare se il Comune di Riccò del Golfo, il sindaco, assessori, funzionari e dirigenti comunali si siano resi responsabili di danno erariale o amministrativo, e se sussistano ancora i requisiti del godimento del finanziamento pubblico di 2,5 milioni di euro erogato dalla Regione Liguria a favore del Comune nell’ambito della realizzazione dell’albergo diffuso attraverso lo strumento del project financing. Accuse che l’amministrazione comunale e il sindaco hanno intenzione di rispedire al mittente. Una vicenda, quest’ultima, che si intreccia con le vicissitudini della stessa struttura, che attende di essere affidata a un nuovo gestore. L’ultimo bando lanciato la scorsa estate dal Comune per individuare il nuovo concessionario la scorsa estate è andato deserto. Nonostante i numerosi sopralluoghi da parte di aziende potenzialmente interessate a rilevare la gestione del borgo-hotel, nessuna si è fatta avanti con un’offerta concreta, rimandando di fatto il progetto di rilancio voluto dal Comune guidato da Loris Figoli. L’amministrazione aveva fissato in 58mila euro all’anno il canone a base d’asta: nei venti anni di concessione, la struttura avrebbe portato oltre un milione di euro nelle casse comunali. In queste settimane, gli uffici comunali sono al lavoro per preparare un nuovo bando.
Matteo Marcello